CORAGGIOSA COMMEMORAZIONE NEL 75° ANN.RIO DELL’ECCIDIO DI ROVETTA
Il Comitato che cura i Raduni per i Caduti di Rovetta non ha voluto far mancare nel 75° Anniversario del loro eccidio ai giovanissimi 43 nostri Martiri la Commemorazione del loro eroico Sacrificio.
Questa è stata ammirevolmente realizzata dai giovani del nuovo Comitato, al Muretto del cimitero dove i nostri Ragazzi disarmati e minorenni furono vilmente uccisi, in forma ridotta in ottemperanza al decreto del governo per la presenza contagiosa del virus ancora in atto, con la Compostezza originaria dettata dal Fondatore dell'Associazione Reduci Ten. Gregorio Misciattelli e dai Reduci accorsi al suo appello a costituirla.
Oscar Rizzini ha presentato la Cerimonia con queste parole: “
"Oggi siamo qui a ricordare i nostri martiri nel 75° anniversario della strage di Rovetta, tutto ciò in momento dove le nostre terre sono state colpite duramente da quella emergenza sanitaria che conosciamo tutti, per questo ci troviamo oggi in forma circoscritta.
Ma ciò nonostante siamo qui ancora una volta, oggi più che mai uniti nel ricordo, quel ricordo che nell'etimologia della sua parola significa richiamare il cuore, richiamare il presente del cuore e del sentimento di qualcosa che non è più qui adesso, che però per il tornare del nostro cuore rivive, non per una fantasia ma per un sentimento concreto, quel sentimento concreto che si chiama Patria , quella Patria che i ragazzi di Rovetta difesero fino all'ultimo senza se e senza ma , consapevoli fin dall'inizio che la guerra sarebbe stata persa e dove la difesero con onore e con estremo sacrificio.
Per almeno 50 anni questo eccidio è stato nascosto dalla menzogna dove ancora si celano lati oscuri coperti da chi ha sempre ritenuto dovesse rimanere dimenticata , quei mistificatori di sempre che versarono sangue in tutta Italia con eccidi sommari , quel sangue di colore rosso come il colore della loro maledetta stella.
Questo Comitato è formato da uomini liberi consapevoli di avere il dovere affinchè questo eccidio diventi memoria condivisa di tutti dove se saremo capaci di fare questo i nostri ragazzi risorgeranno non solo nei nostri cuori ma in uno spirito nazionale che tutti noi ci auspichiamo ritorni."
E’ stato letto il seguente Messaggio che un Esponente dell’Associazione Reduci Tagliamento ha inviato a nome della medesima: ‘Presente nello Spirito, in esso sono con Voi oggi davanti a questo Muretto del cimitero di Rovetta a rendere omaggio di memoria e di preghiera , scopi esclusivi per i quali debbono concepirsi i nostri incontri e le nostre iniziative, ai 43 giovanissimi Legionari qui Caduti da eroi . Riecheggiano in me le parole pronunziate nel suo estremo saluto a Loro dedicato dal Tenente Gregorio Misciattelli, Fondatore dell’Associazione Reduci della Tagliamento e suo primo Presidente, attraverso il messaggio che, impossibilitato a intervenire di persona a Roma, ha loro inviato, nel 2009, prima della sua scomparsa. Nell’eco di queste parole anche io, quale Esponente attuale di tale prestigioso Sodalizio che anche in sua memoria teniamo con amore ed esemplarmente in vita, mi rivolgo a tutti i presenti ed a voi, giovani della Nuova Generazione che vi attorniate a questo lembo di suolo, uno dei pochi ancora rimasti in Italia dove si respira ancora la presenza salubre della Repubblica Sociale Italiana.- Mi rivolgo a Voi, che ammiro per il coraggio di sfidare assieme il pericolo del contagio virale tuttora in atto, per il nobile intento di non voler mancare all’appuntamento annuale coi nostri 43 nostri diletti Camerati e Fratelli che muti lo attendono. A Voi, che in gran parte costituite il Comitato rinnovato per le loro Celebrazioni, oggi guidato con la Fedeltà originaria ai principi della riservatezza e della preghiera dettate sempre da Gregorio e dai nostri Reduci ora in gran parte scomparsi. A voi giovani, cui con l’occasione mi appello, ai quali lascio, e intendo trasmettere appena possibile anche simbolicamente, il compito della continuazione della nostra Azione, che solo attraverso Voi uniti e compatti potà far risorgere la Patria nostra”.
E’ stato fatto il tradizionale Appello ai Caduti, e Luca Aresu ha letto la Preghiera del Legionario. Tra i Convenuti era una Rappresentanza degli Alpini con il proprio Labaro.
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MEMORABILE 14^ VISITA
AI CADUTI DI
ROVETTA AL VERANO
Neanche il maltempo è riuscito a
fermare l’Associazione Reduci della 1^ Legione D’Assalto ‘M’ Tagliamento, che
con stoica determinazione ha portato a compimento la 14 ^ Visita alla Tomba dei
Caduti della gloriosa Legione, proseguendo la promozione della serie annuale
delle Commemorazioni in loro ricordo e omaggio da essa stessa istituita. Sotto
una pioggia battente, domenica mattina 22 Settembre 2019 s’è snodato un corteo
di fedelissimi dietro alla sontuosa Corona di fiori, che è stata posta ai piedi
dell’Arca. Qui il vicepresidente Cav. Paolo Piovaticci ha porto il Saluto
dell’Associazione ai 43 Martiri i cui resti mortali in essa riposano, e al
saluto del professore Antonio Romano Pantano patrono dell’edizione e a quello
di Andrea Barghese Scirè figlio del Comandante Junio Vanerio Borghese, ha fatto
seguire i ringraziamenti ai presenti, tra i quali la signora figlia di Luigi
Ferretti e consorte, il Camerata Giuliano Marchetti fondatore e conduttore
della nota Consul Press e Andrea Viventi, Rappresentante dell’Ancis per
l’avvocato Juan Carlos Gentile suo segretario, articolando una sintetica
sequenza della Cerimonia commemorativa che qui si riassume.
Sono intervenuti l’anziano Camerata
Antonio Bacolini, che ha ricordato il fratello Caduto a 17 anni nella guerra in
Spagna, il cui Sacrificio lo associa ai nostri Martiri, il giovane camerata
Viventi Andrea in nome dell’Ancis di cui ha recato il saluto imponendo con l’At-tenti un minuto
di silenzio in onore dei nostri 43 giovani Martiri, il cav. Piovaticci che ha
ricordato il Pluridecorato della Tagliamento e Membro dei Probiviri
dell’Associazione Luigi Ferretti scomparso recentemente in modo inatteso e da
noi profondamente patito., illustrandone la grandezza e la esemplarità di Camerata,
di leale e ‘vero’ Amico, e di coraggioso difensore del ‘giusto’ e senza remore
di fronte a ‘chiunque’ Quindi, ha annunciato il ‘Premio Alto Morale istituito
dall’Associazione, quest’anno assegnato al ‘bersagliere e Reduce insigne della
RSI Giovanni Rebaudengo leggendone la motivazione riportata nel Diploma.

Il Camerata Antonio Bacolini
davanti al frontale della sacra Tomba ha fatto l’Appello ai Caduti, al termine
del quale per tre volte tutti alzando il braccio romanamente e a voce alta
hanno pronunziato la parola ‘Presente!’. Lo stesso quindi, a chiusura della
sintetica ma intensa edizione, ha letto la tradizionale ‘Preghiera del
Legionario’.
Non vogliamo tacere, ma ricordare
di aver notato che, quasi per incanto, dall’iniziare dell’Incontro svoltosi
davanti alla Tomba dei nostri Ragazzi, fino al suo terminare, la pioggia battente
ha cessato di cadere, per riprendere a farlo, intensamente, a incontro finito.
Da notare altresì la compostezza
quasi militaresca tenuta durante tale incontro da parte dei Convenuti, che ha
offerto una rara ed esemplare immagine della fede, della determinazione e
dell’affetto verso i nostri Caduti e quelli della Rsi da chi ‘non dimentica’ ma
‘prosegue’ il ricordo dell’Italia Vera passata rispetto a quella non italiana
di oggi.
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Un ricordo di Luigi Ferretti |
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Mirabile spettacolo di ‘Italianità’ alla Piccola Caprera

Nella mattinata di domenica 1° Settembre, le celebrazioni previste si sono aperte con la Premiazione della XI edizione Anno 2019 del Concorso ‘Amor di Patria’, ideato dal compianto prof. Antonio Caramaschi. Essa è stata effettuata del Presidente Antonio Vignola assieme al prof. Giovanni Perez e ai sig.ri Giuseppe Nardoni e Paolo Zampieri dello staff organizzativo, ed ha assegnato i vari premi leggendone le motivazioni. Il Primo Premio Assoluto, novità autentica e scaturito dalla unanime decisione della Giuria e dalla Piccola Caprera, è stato assegnato a Guido Piovaticci, un Martire di Rovetta, il cui tema svolto a 13 anni al Ginnasio sull’Amore della Patria è stato fatto concorrere del fratello Paolo. Ecco la motivazione letta del Coordinatore prof. Giovanni Perez: “Un componimento, un tema scolastico il cui argomento è l’amore per la patria svolto nel 1941 da un ragazzino tredicenne con parole sublimi dettate dal profondo del suo cuore e pervase da autentica poesia, ci fa comprendere cosa possa significare questo nobile sentimento che affratella chiunque si senta italiano e ami la Terra dei propri Padri. Un tema che si eleva anche a testamento spirituale quando Guido lo conclude con la frase ‘… e sono pronto a dare la mia vita per la sua grandezza’, perché quel ragazzino non sapeva che quattro anni dopo, il 28 Aprile 1945, a Rovetta, sarebbe stato tradito e assassinato assieme ad altri 42 suoi commilitoni della Legione Tagliamento, tutti giovani come lui, da un gruppo di partigiani, nel tentativo di cancellare quell’IItalia meravigliosa sognata e vissuta da una generazione che con il suo sacrificio estremo ha potuto salvarne l’onore e la memoria.” E’ seguita l’Alza Bandiera, fatta ascendere fino alla cima dell’asta accompagnata dal canto intonato da tutti i reparti presenti, sull’Attenti, in una fermezza militaresca dell’Inno di Mameli: un ‘Fratelli d’Italia’ che ha avuto non il solito sapore ‘formale’ di quelli intonati nei Governi del Dopoguerra, ma quello caldo e vibrante degli Italiani Veri. E’ seguita la Cerimonia Commemorativa dei Bersaglieri della R.S.I., con un drappello di soldati in divisa col caratteristico e festoso cappello piumato, cui sono convenuti alcuni bersaglieri ormai anziani, tra cui Giovanni Rebaudengo accompagnato dalla signora Cardia. Infine è seguita la Cerimonia dei Reparti Mameli e Mussolini sfilati nel padiglione delle celebrazioni coi vari applauditi Labari. Nel padiglione sottostante, la molta rappresentativa convenuta anche da altre
Regioni, anziani Camerati, e non pochi Giovani di varie Associazioni, era un locale in cui s’esponevano e vendevano libri, tra i quali il recente ‘Associazione Reduci 1^ Legione ‘M’ Tagliamento, di Paolo Piovaticci, caratterizzato dalle ‘verità’ documentate in esso espresse, narrante, onde non sia dimenticata, la storia della prestigiosa Associazione fondata dal Ten. Gregorio Misciattelli. In uno spazio attiguo, erano, su una parete metallica, esposte per il pubblico foto e documenti rilevanti relativi alle Celebrazioni svolte, tra le quali il suddetto libro del Piovaticci con accanto la copia autografa del Tema premiato del fratello Guido, e una bacheca a questi dedicata con sopra, fermati da un sasso, molte copie di fogli-ricordo con la Sua immagine, quella del biglietto con sopra da Lui scritto davanti al plotone dei carnefici prima di essere fucilato, Suo storico messaggio, ‘Sono morto per l’Italia’, e una breve motivazione dell’eccidio di Rovetta in cui cadde coi 42 suoi Comilitoni.

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ROVETTA 2019: L’OMAGGIO ANNUALE AI 43 MARTIRI TORNA A RISPLENDERE E A ETERNARE IL LORO GIUSTO RICORDO
Splendida, malgrado il maltempo, la Commemorazione di domenica 19 Maggio 2019 in ricordo e onore dei 43 giovanissimi Militi della Tagliamento svoltasi a Rovetta nel 74° Anniversario dell'eccidio.
Nella quasi totale scomparsa per motivi fisiologici dei Reduci della ‘invitta‘ Legione della R.S.I., alcuni Camerati della nuova generazione incoraggiati a subentrare come Nuova Squadra organizzatrice dell’annuale Evento dai due fratelli di Caduti subentrati a loro alla guida dell’Ass.ne Reduci Tagliamento non hanno disatteso le aspettative di quest’ultima. Al contrario hanno dimostrato fedeltà allo spirito della Manifestazione riconducendola sui binari originari, come non era più condotta da tempo, delle sue peculiarità quali l‘ordine, la compostezza, e la esclusiva Finalità d‘essere rivolta ai soli 43 nostri Martiri.

Pur in condizioni di clima avverse, che han tenuto lontani quanti, fra cui il Presidente dell’Ass.ne Remo Umena e il Vicepresidente Paolo Piovaticci, non han potuto essere presenti, i nuovi Camerati, sotto la Direzione di Oscar Rizzini e la gestione operativa di Luca Artesu, e affiancati da altri gruppi tra cui i locali Nazionalisti Camuni, hanno realizzato con esemplare fermezza di ‘soldati‘, questa storica Edizione, in cui ogni ruolo, non certo improvvisato, era stato già con sagacia assegnato.

Hanno guidato un Corteo ordinato e ricco di Tricolori al Muretto del Cimitero, ivi parlato di Loro là dove furono vigliaccamente uccisi, e compiuto tutte le Ritualità tramite interventi di propri giovani, fino alla posa d’una maestosa Corona sulla Tomba dei nostri 43 Ragazzi, facendo scandire ogni fase dal suono vivo della tromba del bersagliere Giovanni Zarola, e dando infine la parola a Ettore Speriani Membro del Consiglio Direttivo dell’Ass.ne Reduci da questa Delegato a rappresentarla, come meglio esprime il suo sintetico resoconto fatto subito dopo le Cerimonie all’Associazione e che qui riportiamo:“Domenica 19 Maggio si è svolta la commemorazione dell'eccidio di Rovetta. Nonostante il mal tempo, molte persone hanno partecipato al ricordo delle giovanissime vittime. Il corteo è cominciato con una sfilata in religioso silenzio, guidata dallo striscione in onore ai caduti e dalle bandiere italiane, fino al muro esterno del cimitero dove uno degli organizzatori, Rizzini, ha pronunciato un breve discorso per ricordare i fatti.

A seguire è stato fatto l'appello ricordando uno a uno i nomi delle 43 vittime. In chiusura è stato suonato il silenzio.
La celebrazione è proseguita poi all'interno del cimitero con la lettura della preghiera dell'Ausiliaria e del Legionario seguita dal silenzio suonato da Giovanni Zarola, che con il suo talento ha contribuito a creare un'atmosfera solenne. Gli organizzatori hanno fatto un breve discorso in merito alla commemorazione così come un incaricato dell'Associazione Reduci, che terminando ha ringraziato gli organizzatori Rizzini e Aresu e tutti i ragazzi che hanno contribuito all'organizzazione, ricordando in ultimo anche il legionario Ferretti scomparso recentemente.
Il corteo si è poi sciolto posando la corona di fiori sulla tomba dei caduti. Si ribadisce l'ottima organizzazione e la perfetta riuscita, merito degli organizzatori.
Cordiali Saluti.
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13^ Visita alla Tomba dei 43
Martiri di Rovetta
al Verano di Roma
Ricca di contenuti, la 13^ Visita
annuale dell’Associazione Reduci Tagliamento del 30 Settembre 2018 alla Tomba
dei Caduti di Rovetta al Verano di Roma, realizzata con la collaborazione del
Comitato Onoranze Caduti di Rovetta..
Hanno spedito messaggi i camerati
impossibilitati a presenziare di persona all’Incontro. Il prof. Stelvio Dal
Piaz ha scritto: “ Purtroppo non ci sarò. Lascio un pensiero riverente ai Ragazzi immolati
come agnelli sacrificali sull'altare del giudaismo
internazionale per mano di italioti che ancora credono di aver vinto la
guerra. In alto i cuori !
Stelvio”.
Il prof. Mario
Varesi ha scritto: “Spietata e
atroce fu la strage del 28 aprile 1945 a Rovetta e con disgusto ancora
meditiamo quell'odio di arbitrio e sacrilegio contro i 43 legionari
adolescenti. Da questa liturgia di memorie e dalla venerazione di tanto
sacrificio, ecco allora la volontà di rinascita a testimoniare il nostro debito
di amore verso di loro. Questo è il comandamento dei 43 Eroi, oltre ogni
disfatta. Mario Varesi”.
Il dr. Mario
Troviso ha scritto: “ Ricordiamo i 43
legionari della Tagliamento uccisi dopo la resa dai partigiani con commozione e
dolore, ma insieme con orgogliosa fierezza. Mario Troviso”.
Erano presenti, fra gli
intervenuti, i camerati Juan Carlos Gentile dell’A.N.C.I.S.,
Associazione Nazionale dei Combattenti Italiani in Spagna, Antonio Bacolini,
fratello di un caduto in Spagna, la signora Alina Mitrofanova e il
Reduce della Tagliamento Luigi Ferretti, il solo pluridecorato e il solo
rimasto a rappresentare la ‘invitta Legione’, che a più di novantuno anni
ancora interviene con giovanile vigore a queste Celebrazioni in onore dei
nostri Caduti sia a Roma che a Rovetta.
La Visita ha avuto l’onore della
presenza dell’illustre ed emerito camerata professor Antonio Romano Pantano,
fra i maggiori conoscitori della nostra Storia, che ne è stato guida culturale e su cui s’è polarizzata
l’attenzione degli astanti desiderosi di
apprendere i veri volti dei personaggi e i veri motivi delle vicende e degli
eventi cruciali verificatisi in specie nell’ultima fase della 2^ guerra mondiale
in Italia. Grazie a lui, la annuale Visita prosegue ad alto livello il solco
storico e culturale che la contraddistingue da tutte le altre similari
Celebrazioni esistenti nella capitale.
Ha aperto l’incontro il cav.
Paolo Piovaticci, Rappresentante dell’Associazione Reduci, che dopo aver
salutato i 43 Martiri, e tutti i
convenuti a onorarli, ha ricordato due Camerati da poco venuti meno: Sergio
Cardoni e Mirella Bordin Marcandelli.
Del primo, ha tenuto a ricordare
che fu Socio Fondatore
del Circolo Canottieri Tirrenia To, fondatore della storica Caserma romana
della Camilluccia che accolse e iscrisse tutti i giovani che dopo l’8 Settembre
accorsero volontari per combattere nella RSI a difesa dell’Italia e del suo
onore; quindi che fu coistitutore della presente annuale Visita creata tredici
anni fa dall’Associazione Reduci della Tagliamento, Sodalizio fondato dal
compianto Tenente Gregorio Misciattelli, e che intervenne di persona, da lui
invitato, alla sua prima edizione, del 21 Settembre 2006, data voluta per
ricordare quella della fondazione della sopradetta Camilluccia.

Della seconda,
ha tenuto a ricordare che l’ausiliaria Mirella Bordin
Marcandelli ha rappresentato non solo l’Associazione Reduci della
1^ Legione d’Assalto ‘M’ Tagliamento di cui è stata fermo pilastro spirituale e
operativo che l’ha fatta crescere e imporsi nei Valori della compostezza e
della religiosità voluti dal suo fondatore, ma rappresenta l’Italianità
autentica della Donna fascista e l’Amore sconfinato per i nostri giovanissimi
Martiri di Rovetta della cui tomba rovettese era la custode. Che infine dove questi caddero piantò la famosa ‘siepe
roseto’ per smorzare lo squallore del luogo, cantata poi nelle poesie della
Raccolta ‘Il Roseto fiorito’ del poeta romano Paolo Piovaticci scritta per Lei
e che ricevette il Premio Alto Morale dell’Associazione con Diploma e Medaglia
raffigurante il viso del Duce.
La Commemorazione dei 43 Ragazzi di
Rovetta è stata fatta dal prof. Pantano, che, in un inedito accostamento nel
‘sacrificio della vita per la patria’ di tali Caduti con quello di una giovane
eroina, ha voluto ricordare il gesto
eroico di tale giovane donna di Romagna,
che pochi conoscono, cantato dal poeta Ezra Pound, di cui il Pantano è eminente
studioso.
A fianco alla tomba dei nostri 43
Ragazzi, egli ha letto il Canto LXXIII, di 43 versi scritti dal Pound in lingua
italiana alla maniera di Cavalcanti mutando
una ‘Nota’ di riportata su ‘Corrispondenza Repubblicana’ che veniva al
90% compilata di persona dal Duce, in un Poema.
In questo Canto egli fa rivivere,
con un andamento poetico leggiadro quasi a elevare la drammaticità del gesto
terribilmente patriottico compiuto della eroina di Romagna, in una intima
rivalsa contro il nemico invasore ‘canaglia’ dal quale prima era stata
stuprata, e di intima gioia d’amore per la Patria.
Con non casuale squisita
disponibilità, Ella infatti si prestò a far da guida di persona il 23 Settembre
del 1944, in quella Rimini ridotta a pezzi dai bombardamenti aerei e navali, a
quel gruppo di soldati canadesi che gli domandarono dove era la Via Emilia per
andare a ‘spugnar’ i tedeschi, ai quali rispose: “Quest’è la strada/ andiamo andiamo/ a Via Emilia!”, e condusse la
truppa in un campo minato dove quelli, e lei con loro, morirono travolti dallo
scoppio degli ordini pestati.
Dopo la lettura del toccante
sacrificio della giovane romagnola, il prof. Pantano ha annunciato il suo
intento di elevare un monumento, fra i tanti elevati agli eroici soldati Caduti
della R.S.I., dedicato al ricordo del
nobile sacrificio di una ‘Donna’.
Sono seguiti i saluti ai nostri
Martiri del pluridecorato Reduce Luigi Ferretti, che all’ospedale dove giaceva
grave per le ferite riportate ricevette dal Generale delle truppe tedesche in
Italia Hesslering e dal Comandante della Tagliamento Zuccari, le loro
decorazioni al suo valore sul campo, cui dopo seguì la nomina a Legionario
Scelto.
Quindi di Antonio Bacolini, definito
dal Piovaticci ‘fedele e puro Camerata
amante della Patria’, quella stessa Italia per la quale il fratello ha
immolato la vita nella guerra in Spagna, e del quale ha ricordato le
decorazioni avute, fra cui la medaglia conferitagli da Francisco Franco.
Infine del Camerata Juan Carlos Gentile, che ha portato il saluto
dell’Ass.ne ANCIS che si batte per il ricordo della eroica guerra spagnola
malgrado il folle antifascismo che oggi vorrebbe sradicare ogni testimonianza del
suo eroico recente Passato, e che ha portato anche il saluto della famiglia Muti Caporilli, su incarico di Jolanda Muti,
precisando che la sua presenza programmata per questa Visita non ha potuto aver
luogo a causa della morte recente del rmarito Memmo Caporilli. Egli infine ha
espresso un elogio per il prof. Pantano e detto che i Caduti per la Patria -
indicando la Tomba dei 43 giovani Martiri ‘non
sono morti invano finchè ci sarà uno di noi a ricordarli’.
A testimoniare che essi sono per noi
sempre vivi, è la consegna del Premio Alto Morale annuo dell’Associazione
Reduci assegnato postumo per il 2018 al Reduce indimenticabile Ezio Baldi, e
consegnato, in mancanza del figlio dr. Stefano
non potuto esserci, alla da lui delegata signora Alina Mitrofanova, alla
quale è stato dato il Diploma e la Medaglia raffigurante il volto del Duce.
E’ stato dal Piovaticci letto anche
un passo della motivazione, che ricorda la sua risposta alla domanda se, secondo
lui, tornerà il Fascismo, cui egli rispose: "Esiste sempre! E' in noi, come
seme gettato che si tramanda, come la vita che non muore con le singole morti
dei corpi. E' connesso nel cuore e nella mente degli italiani; è nella Storia
che continua infinita oltre ogni fine naturale o forzata. E' nella Storia che
oggi sotto veste di apparente pace post-bellica lo dimostra esistente
attraverso Commemorazioni e Celebrazioni del suo Passato pur in un suo
apparentemente dimesso 'presente', per merito di 'chi non dimentica' e di
Associazioni finalizzate alla sua 'Memoria storica e al ricordo dei suoi Caduti
per l'Italia, come quella dei Reduci della Tagliamento, che non sono altro che
nodi di riallaccio di esso con l'ignoto, ma certo futuro”.
A conclusione della 13^ Visita, dopo
l’Appello ai 43 Caduti per i quali gli astanti hanno risposto tre volte
‘Presente!’, il Piovaticci, fratello di Guido, uno di loro, ha voluto, a costo, come ha detto, di apparire
impopolare, esprimere due sue intime riflessioni.
La prima è una interrogazione ai
Caduti stessi, che domandava loro se, di fronte
a questa Italia ripugnante di oggi, si dicessero pentiti di aver dato la vita
per la Patria.
Egli ha concluso
alla fine, di ‘no’, dopo aver considerato che, di fronte all’offerta di
‘fuggire’ fatta a Guido per conto della
mamma da Aldo, un soldato del Regio esercito amico di famiglia in licenza, che
gli disse: “Guido, qui si mette male, vi ammazzeranno tutti. Scappa! Faccio
tutto io!”, Guido gli rispose, come documenta la risposta portata poi alla mamma
dal suddetto Aldo: “ Grazie, Aldo, del tuo volermi salvare la
vita, ma ti rispondo che io non abbandono i miei compagni né abiuro il
giuramento fatto alla Patria. Noi combatteremo, e vinceremo, o moriremo insieme”.
Dopo tale
risposta il cav. Piovaticci ha
dedotto di essere sicuro che non si sono
pentiti, ma che se rinascessero, farebbero lo stesso quello che hanno fatto
allora, perché il loro intento era UNA ITALIA MIGLIORE. E difronte a un’Italia
che oggi ha bisogno di aiuto come non mai per esserlo, loro il proprio aiuto
non gli lo avrebbero negato..
La
seconda riflessione è questa: “Si è detto, e a ragione, che i Caduti di
Rovetta non sono stati vendicati. Ma se
si riflette la vera vendetta non è la fine fisica degli assassini, ma la coltivazione
della Continuità della Memoria dei Martiri, che loro, e i loro ciechi
discendenti e seguaci, vorrebbero stroncata con la cessazione di manifestazioni
come questa indette in loro ricordo e onore, e che li condanna a esserne
sommersi e abbuiati dalla gloria sempiterna di Loro, che si rivelano, in tale
superiore luce, i veri Vincitori”.
Il
saluto finale ai 43 Martiri e agli astanti, è stato l’arrivederci alla Visita
dell’anno 2019.
Paolo Piovaticci
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ASSOCIAZIONE
REDUCI 1^ LEGIONE D’ASSALTO ’M’ TAGLIAMENTO
.. Soli quei forti scesero, onta ai fratelli, in campo ..
Domenica 25 Novembre 2018, ore
10,30 a.m.
Presentazione del libro
STORIA
DELL’ASSOCIAZIONE REDUCI
1^ LEGIONE
D’ASSALTO
’M’ TAGLIAMENTO
Presentano
il volume
Arturo Conti e Paolo Piovaticci
e verranno letti i messaggi ricevuti
Sede della Fondazione
della RSI - Istituto Storico
Terranova Bracciolini (Ar), Via Cicogna
66
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Luci e
ombre del XXVI Raduno di Rovetta del 27 Maggio 2018
La manifestazione del 27 Maggio
2018 che ha avuto luogo a Rovetta, ha due incontestabili pregi. Il primo è
quello di avere proseguito l’annuale Omaggio commemorativo in ricordo e onore dei 43 giovanissimi
legionari della Tagliamento vigliaccamente uccisi dai partigiani il 28 Aprile
1945. Il secondo quello di essere esaltato dal suono incantevole della viva
tromba suonata dal bersagliere Giovanni Zarola. Fra le altre ‘positività’, è l’afflusso di
‘giovani’, alcuni venuti a titolo privato, altri in gruppi associativi, che
hanno conferito al Raduno la sensazione di una ‘presenza’ confortevole per il
futuro; inoltre, il notato sforzo di
impostazione della rituale ‘commemorazione’, il tradizionale ‘Presente’, secondo una inedita formula che
ne elevasse il tono. Fra le ‘negatività’ è la inclinazione del Comitato a
privilegiare la ‘attualità’ rispetto al ‘passato’ che ha fatto sviluppare la
Manifestazione , ad esempio facendo leggere il
solo Messaggio della malata Ausiliaria Mirella Bordin, grazie alle decise insistenze del Camerata
Ettore Speriani membro del Consiglio direttivo dell’Ass. Reduci, presente col
Vicepresidente Paolo Piovaticci, escludendo dalla lettura pubblica i Messaggi
inviati dagli altri Camerati che hanno fatto crescere i Raduni, e da loro
inviati perché impossibilitati per anzianità e malattia ad intervenire, e che
qui appresso riportiamo.

“Impossibilitato a muovermi, mando il mio commosso
saluto ai 43 giovanissimi nostri martiri che fedeli al loro giuramento e decisi
a non disertare, ma ‘a combattere per vincere o a morire insieme’, caddero a
Rovetta il 28 Aprile 1945, disarmati e minorenni, sotto i colpi di partigiani
traditori e assassini, immolando con dignità esemplare la vita per la difesa
del suolo e dell’Onore della Patria. La mia Riconoscenza e ammirazione
per il Comitato Onoranze che porta avanti il loro Ricordo, e auguri ai Camerati
delle nuove leve che raccogliendo il
nobile sforzo dei Reduci ormai anziani
continuano a operare per il futuro avverarsi di quell’Italia grande, e forte, e
rispettata, e persino temuta, nel cui sogno questi 43 Ragazzi qui chiusero gli
occhi.

GIULIANO GUARDUCCI Presidente onorario dell’Ass. Reduci Tagliamento”. “ Cari Camerati, l’età e una brutta quanto banale
caduta hanno limitato la mia mobilità in quest’ultimo periodo. Voglio però
essere idealmente presente nel momento in cui voi tutti elevate un doveroso
pensiero nel ricordo dell’olocausto dei giovanissimi Ragazzi che la furia rossa omicida, offrì in
sacrificio all’invasore della nostra Patria, quell’invasore che occupa ancora
con oltre 100 basi militari il nostro territorio. Quell’invasore che anche nella circostanza
svolse il ruolo di regista nascosto e di istigatore. Il tempo non mitiga il
dolore delle famiglie e nostro come non attenua la nostra volontà di tenere accesa
la fiamma della memoria costi quello che costi. Il sistema nato dalla
cosiddetta <resistenza > è
giustamente in frantumi perché la vendetta della Storia non fa sconti a nessuno. IN quest’ora
triste della nostra Patria ci assistano i giovanissimi della <Tagliamento
> da quello spicchio di cielo riservato ai volontari della Repubblica Sociale Italiana.
In alto i cuori ! Stelvio Dal Piaz”.

“ Dopo 73 anni siamo ancora qui, a Rovetta,
più convinti che mai di essere gli eredi della CONTINUITA' dei Valori
lasciatici dalla RSI di Benito Mussolini. Siamo ancora qui i superstiti della Legione Tagliamento insieme alle nuove
generazioni della "Continuità Ideale" a ricordare una tragica data
che ci riporta a una fanatica follia di vendetta che ha insanguinato Rovetta
come altre città e borghi della nostra Patria anche quando già le armi tacevano
Per noi tutti è questa una giornata di dolore in ricordo dei nostri Legionari e
di decine e decine di altri nostri fratelli assassinati per mano partigiana ma
è anche una giornata di orgoglio per chi ha dato la propria esistenza per la
Patria cadendo nella lotta del sangue contro l'oro. TROVISO dr. Mario”. “La
strage del 28/4/1945 ha soffocato la voce dei 43 Eroi, voce di giovinezza e
ardimento, di entusiasmo e devozione. Voce missionaria che fluisce a dissetare
gli onesti e ci riscatta dalla sconfitta. Percorro idealmente con voi lo stesso
viale respirato dai 43 Martiri nell'ultimo traguardo e mi inginocchio di fronte
a loro "ultima leva fra i cherubini che montano la guardia alla culla del
mistero", come scrissi nella poesia per i 43 fanciulli massacrati.

Prof. MARIO Varesi”. Altre ‘negatività’ rilevate da visitatori del Raduno, sono gli
inopportuni ‘attacchi’ rivolti contro il Clero locale, e le Autorità, espressi
in modo non debito in luogo sacro, accusati di ‘assenze’ nella Manifestazione
‘pro’ i Caduti di Rovetta ch’han deviato la stessa su un binario ‘politico’ diverso
da quello commemorativo e religioso ‘apolitico’ che gli è proprio, e una
proposta ‘personale’ lanciata quasi pubblica
vendita all’asta di modificare la storica denominazione del Comitato. Si sono
sentiti commenti che non c’è stata ‘Commemorazione’ in quanto non una parola è
stata spesa per i 43 Martiri né a livello singolo né collettivo, non dando modo
ai visitatori nuovi di conoscere i 43 Martiri e la loro Strage, ma solo uno
sforzo di cura della parte scenica, che ha fatto esclamare a una signora, pur
se indelicatamente, ‘Sembra un cinema’. Il Corteo, privo dei consueti labari
d’Associazioni, ma illuminato da sole Bandiere tricolori italiane, è salito al
Muretto dove caddero i nostri Ragazzi, a ridosso del quale si è allineata in
sequenza un po’ militaresca la equipe del Comitato organizzatore, con ospite
centrale l’anziana nota Ausiliaria Paola, e l’attuale Presidente Maurizio
Gargallo. E’ stato chiamato l’Appello dei Martiri, a quattro voci alternate di
giovani camerati. Quindi, dopo che il Corteo per la prima volta è stato fatto
sciogliere e quindi non è entrato come sempre nel cimitero, all’interno di
quest’ultimo è stata letta con calore da un giovane e bravo Camerata, a
chiusura del Raduno, la “Preghiera del
Legionario”.

Al di là delle
positività e delle negatività affiorate, è, questo Raduno, il primo in cui si
registra la totale assenza dei Reduci della Tagliamento, e che quindi segna la
fine della loro epoca, e nel contempo segna, con l’avallo della accresciuta presenza
dei giovani Camerati anzidetta, il subentrare dell’epoca dei loro
’Continuatori’, provenienti dalle nuove Leve di ‘Continuità Ideale’. Questo, e
il proprio augurio, avrebbe voluto, potendo, dire ed esprimere Paolo
Piovaticci, l’unico fratello di uno dei 43 Martiri presente, ai convenuti allo
storico Raduno del 73° Anniversario dell’eccidio.
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IN RICORDO dei “RAGAZZI”
della TAGLIAMENTO
Visita del 24 Settembre 2017 alla Tomba dei 43 Martiri
organizzata dall'Associazione Reduci Tagliamento con il Camitato Onoranze
Caduti di Rovetta
1945: l’ eccidio di Rovetta
di Giuliano
Marchetti, 25 settembre 2017
Domenica 24 settembre, a Roma, presso il Cimitero
Monumentale del Verano, si è svolta una breve ma intensa e commovente
cerimonia in ricordo ed onore dei 43 Legionari della “Tagliamento”,
barbaramente trucidati dai partigiani. La fucilazione dei Legionari avvenne, su
ordine del CLN, a Rovetta tra il 27 e 28 Aprile, nonostante i Militi si fossero
consegnati ai partigiani – dopo il 25 aprile e quindi dopo la resa – come “prigionieri
di guerra”, deponendo le armi.
Dinnanzi alla loro tomba,
Antonio Pantano ha tenuto una breve allocuzione, ma ricca per le precisazioni
di fatti ed episodi, tra cui anche il comportamento decisamente censurabile di
Don Giuseppe Bravi – sacerdote della zona ma, contestualmente, responsabile “in
loco” dello stesso C.L.N. Non sono mancate varie citazioni su Ezra Pound, delle cui opere Pantano è un esperto ed erudito
studioso. Ha fatto seguito un sintetico intervento di Paolo Piovaticci,
Vicepresidente dell'Associazione e Membro del Comitato Onoranze per i Caduti di
Rovetta, presente alla Cerimonia insieme a Remo Umena (entrambi aventi i loro
fratelli ivi sepolti). La signora Maria Cristina Umena, figlia di Remo Umena
Presidente dell'Associazione Reduci Tagliamento, ha letto un breve ricordo
redatto dal padre ed ha poi proceduto a ricordare singolarmente, uno per uno, i
nomi dei 43 Militi della Tagliamento. E per ben 43 volte tutti i
partecipanti alla Cerimonia – oltre 30 persone, tra cui anche un gruppetto di
ragazzi – hanno scandito all’ unisono il loro “presente”, dopo il richiamo di
ciascun nome dei giovanissimi Caduti, la cui età era compresa tra i 15 ed i 22
anni.
Al termine della cerimonia è stata
recitata la “PREGHIERA DEL LEGIONARIO”, a cui hanno fatto seguito alcuni
commossi pensieri di Andrea Scirè Borghese – il figlio dell’indimenticabile
Comandante Junio Valerio – in quanto, trovandosi occasionalmente in Italia, ha
ritenuto doveroso partecipare.
Si riporta qui di seguito l’ Elenco dei CADUTI (in ordine
alfabetico)
A)
ANDRISANO Fernando, anni 22 # AVERSA Antonio, anni 19
B)
BALSAMO Vincenzo, anni 17 # BANCI Carlo, anni 15 # BETTINESCHI Fiorino, anni 18 # BULGARELLI Alfredo, anni 18
C) CARSANIGA Bartolomeo Valerio, anni 21 # CAVAGNA Carlo, anni 19 # CRISTINI Fernando anni 21
D)
DELL’ARMI Silvano, anni 16 # DILZENI Bruno, anni 20
F)
FERLAN Romano, anni 18
# FONTANA Antonio, anni 20 # FONTANA Vincenzo, anni 18
# FORESTI Giuseppe, anni 18 #
FRAIA Bruno, anni 19
G)
GALLOZZI Ferruccio, anni 19 # GAROFALO Francesco, anni 19 # GERRA Giovanni, anni 18
# GIORGI Mario, anni 16 # GRIPPAUDO Balilla, anni 20
L)
LAGNA Franco, anni 17
M) MARINO Enrico, anni 20 # MANCINI Giuseppe, anni 20 # MARTINELLI Giovanni, anni 20
P) PANZANELLI Roberto, anni 22 # PENNACCHIO Stefano, anni 18 # PIELUCCI Mario, anni 17 # PIOVATICCI Guido, anni 17 # PIZZITUTTI Alfredo, anni 17 # PORCARELLI Alvaro, anni 20
R)
RAMPINI Vittorio, anni 19 # RANDI Giuseppe, anni 18 # RANDI Mario, anni 16 # RASI Sergio, anni 17
S) SOLARI Ettore, anni 20
T) TAFFORELLI Bruno, anni 21 # TERRANERA Italo, anni 19
U) UCCELLINI Pietro, anni 19 # UMENA Luigi, anni 20
V)
VILLA Carlo, anni 19
Z)
ZARELLI Aldo, anni 21 # ZOLLI Franco, anni 16
Articolo di Giuliano Marchetti, direttore editoriale della Consul Press, e foto di Maria Cristina Umena che legge LA PREGHIERA DEL LEGIONARIO.
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XXV
Raduno di Rovetta: Inarrestabile Omaggio ai 43 Martiri della Tagliamento nel
72° Anniversario del vile eccidio
Sabato 27 Maggio
2017 a Lovere, alle ore 15,30 come da Programma del Comitato Onoranze, ha avuto
luogo sulla via Provinciale un disciplinato Corteo che ha raggiunto il luogo
del Sacrificio dei due Legionari Emilio Le Pera e Francesco De Vecchi uccisi
proditoriamente dai partigiani che dopo averli prelevati di forza di notte dal
locale Ospedale dove erano ricoverati per le gravi ferite subìte dagli stessi,
li hanno malmenati e gettati vivi nelle acque del lago d'Iseo, annegandoli.
La loro
Commemorazione, svoltasi sotto l'occhio vigile delle Forze dell'ordine, si è
conclusa con un omaggio floreale lasciato nel punto dove i due militi della
Tagliamento furono uccisi, e un centinaio di persone, mantenendo la disciplina,
ha poi presieduto quel tratto di riva del lago per un paio d'ore.

Domenica mattina 28
Maggio 2017 a Rovetta, alle ore 10,00, sotto uno splendido sole,
s'è iniziato
il XXV Raduno Commemorativo, nel 72° anniveresario della ricorrenza, in onore
dei 43 Martiri del noto eccidio. Un afflusso di circa 300 visitatori provenuti
in prevalenza dalle regioni del nord e dalla Toscana ha converso nel viale
sottostante il Cimitero rovettese, dove il Comitato Onoranze Caduti di Rovetta,
organizzatrore della manifestazione, ha formato il tradizionale Corteo, che
alzando sole bandiere italiane è salito ordinatamente al Muretto cimiteriale di
cinta dove, inermi e a guerra finita, il 28 Maggio 1945, in onta agli accordi
di resa firmati, i 43 giovani legionari della Tagliamento furono brutalmente
abbattuti dai partigiani traditori e assassini,
La Commemorazione,
presieduta da Maurizio Gargallo Presidente del Comitato, ha visto la presenza
di Paolo Piovaticci, fratello del Caduto Guido e vicepresidente
dell'Associazione Reduci Tagliamento, e del pluridecorato Reduce della
Tagliamento Luigi Ferretti, il solo a rappresentare la categoria in estremo
declino a causa dell'età.
Il cav. Piovaticci
ha rivolto il saluto suo e dell'Associazione Reduci ai Martiri ed a tutti i
presenti , rammemorando il fratello Guido che prima di essere ucciso scrisse su
un foglietto di carta l'ultimo messaggio che diceva "Sono morto per l'Italia",
precisando quindi che questi Ragazzi erano morti 'per la Patria'. Un passo del suo 'saluto' pronunziato fra il sacro
muretto e i molti giovani sorreggenti bandiere italiane, diceva: "Il 28 Maggio 2017, oggi, 72° Anniversario,
rimarrà nella Storia, poichè credo di sentire nell'aria, in questo Posto, il
Cambio della Guardia con le nuove Leve: i giovani del Territorio che guidati da
un nuovo Direttivo del Comitato Onoranze portano avanti la Memoria, il Ricordo
e l'Affetto verso questi 43 Ragazzi che non sono morti, ma vivranno in Eterno,
perchè morire per la Patria è vivere in Eterno! "
Sono poi stati letti
da un giovane camerata del Comitato i messaggi inviati da Giuliano Guarducci
Presidente Onorario dell'Ass. Reduci, e dal dr. Mario Troviso membro del nuovo
Direttivo dell'Associazione stessa. Infine a chiusura della Commemorazione
storica il Presidente Maurizio Gargallo, dopo aver ordinato l'Attenti, ha
chiamato all'Appello i 43 giovani Martiri, e per tre volte hanno gridato
'Presente!' a braccio teso i circa 200 giovani postisi a semicerchio di fronte
allo storico 'Muretto'; quindi per tre volte ha chiamato all'Appello Tutti i
Caduti della R.S.I., e per tre volte ugualmente tali giovani hanno gridato
'Presente!' a braccio teso alla loro Memoria.
Il Corteo poi si è
ricomposto ed ha imboccato la strada che introduce all'interno del Cimitero,
dove il Presidente Gargallo, dopo aver spiegato il motivo dell'assenza in
questa edizione, del prete che tradizionalmente officiava la Santa Messa a
suffragio dei 43 Ragazzi, dovuto al verificarsi di resistenze da parte degli
Organi competenti, ha, con lo stesso rituale dell'Appello ai Caduti, ricordato il camerata bergamasco Riccardo
Lamura. Quindi, ha dato il via alla lettura, da parte del predetto giovane
camerata del Comitato, della 'Preghiera del Legionario", che ha concluso
la manifestazione.
Questa, si è
rivelata tra le più aderenti allo spirito di sobrietà e religiosità volute dai
Fondatori dell'Associazione e dal suo primo e compianto Presidente Ten.
Gregorio Misciattelli, grazie all'attuale Presidenza del Comitato, ritrovando
ordine, compostezza, e una visibile crescita di giovani accorsi anche da altre
prestigiose Realtà d'Area, a contribuire al suo successo.
Nell'occasione del Raduno, il Premio "Alto Morale", edizione 2017, è stato conferito a Luigi Ferretti per aver custodito nel cuore e nella mente la fede negli ideali nobili della Legione Tagliamento.
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11^ Visita alla Tomba dei Caduti di Rovetta al Verano di Roma, anno 2016
La visita annuale alla Tomba dei Caduti di
Rovetta al Verano di Roma, che l'Associazione Reduci 1^ Legione CC.NN. 'M' d'Assalto Tagliamento realizza da 11 anni
puntualmente con il Comitato Onoranze Caduti di Rovetta e l'Ass. Campo della Memoria, ha avuto luogo domenica
18 Settembre 2016 regolarmente come da programma
Molte famiglie
non hanno potuto parrteciparvi a causa della ininterrotta pioggia
battente che la sera del giorno precedente e della notte s'è riversata da un
cielo denso di buie nuvole su Roma e dintorni provocando anche allagamenti e
disastri. Tuttavia, grazie anche a una insperata schiarita, alle ore 9,30
antimeridiane molte persone si sono ritrovate ai cancelli del cimitero romano
di Piazza delle Crociate, luogo dell'adunata, da dove puntualmente, è partito
il tradizionale corteo: una lunga fila di non meno di duecento persone, che si
è mosso ordinato e in sienzio, coordinato dal dr. Alberto Indri, con molte
insegne, dietro la bandiera di battaglia della Legione Tagliamento preceduta da
una composizione floreale omaggio per i Martiri.
Tra
le molte insegne, ricordiamo il Labaro della X Mas, il Labaro del Battaglione
Barbarigo, quello della Unione Combattenti R.S.I., quello dell'Ass. Nazionale
Volontari di Guerra Sezione Enrico Toti di Roma, quello dell'Ass.Volontari di
Guerra della Federazione di Istria, quello dell'Ass. Nazionale Volontari di
Guerra della Fedeerazione del Carnaro, quello dell'Ass.Volontari di Guerra
della Federazione Dalmazia, infine il Labaro dei Combattenti di Spagna, e il
Labaro dell' "Ordo Aquilae Romanae".
I Reduci ancora in vita dell'Associazione,
rimasti in pochi e gravati dal peso crescente degli anni che talvolta
incurvisce, non hanno disertato l'incontro; tre di loro, Luigi Ferretti,
Mariano Renzetti e Fabio Poggio hanno trovato
la forza di partecipare alla manifestazione per i loro Commilitoni
Caduti, ed hanno proceduto nella lunga processione verso la Tomba dei 43
Regazzi vigliaccamente uccisi dai partigiani l'infausto 28 Settembre 1945 a
ridosso del muretto del cimitero rovettese. Qui giunto, il corteo s'è sciolto disponendo le insegne dei vari
Raggrupamenti, con in testa la bandiera della Tagliamento, davanti alla Tomba,
e a loro di fronte, a corona, tutti i convenuti, alcuni provenieti da lontane
regioni. Tra le molte presenze, era la contessa
Anna Teodorani nipote di Mussolini, diversi rappresentanti di note
Associazioni d'area, e per la prima volta, l' Associazione combattenti 29a
Divisione Granatieri Waffen SS rappresentata dal Presidente Alessio Polignano,
dal Consigliere Alessandro Botrè con la signora Viviane Tami.

Il silenzio del Verano ha amalgamato in un'atmosfea di profonda pace
quanti, nell'attesa della Cerimonia, attorniavano il Sarcofago che conserva le
osse dei nostri giovanissimi Martiri.
Incomprensioni e i dissapori che spesso sorgono
e fermentano in seno ai gruppi, sono scomparsi di fronte alla Tomba dei comuni
Caduti, e la loro commemorazione si è svota in modo esemplare. Dopo l'improvviso, perentorio
'Attenti!' intimato da un camerata del Campo della Memoria, la cerimonia s'è
iniziata.
Come
da schema della Visita e da programma, ha aperto l'incontro il cav. Paolo
Piovaticci, che ha portato il saluto dell'Associazione Reduci Tagliamento, con
queste parole: "E' una gioia
ritrovarsi qui, anche quest'anno, a fare visita insieme ai nostri cari Caduti,
presso la loro Tomba, ch'è il fine vero e più alto, e direi 'esclusivo', per
cui viviamo e operiamo, e che ci rifà sentire uniti nel ricordo di un Passato
vivo e del suo Ideale che in noi si conserva
e prosegue. Ave, a Voi, diletti 43 Ragazzi di Rovetta, che riposate in
pace, carezzati dal nostro ricordo, dopo tanta guerra, all'ombra dei pini del
Verano di Roma, ave ai Reduci associati della Tagliamento, al Comitato Onoranze
rovettese, al Sodalizio del Campo della memoria di Nettuno che assieme
realizzano per Voi questo Appuntamento annuale, e a tutti Voi che attornate, in
silenzio e in preghiera, questo Avello, che simboleggia anche quello di tutti i
Caduti della Repubblica Sociale Italiana morti per quell'Italia nel cui sogno immolarono la loro vita. Dio
voglia che mai, nel tempo, si disunisca questa Unione che qui, presso la Tombe
dei nostri Morti, ritrova se stessa e l'alimento e il senso giusto del comune
cammino del nostro vivere.".

Il Piovaticci ha quindi dato la parola al dr.
Alberto Indri Presidente dell'Associazione 'Campo della Memoria di Nettuno' che
ha detto che è nostro compito onorare tutti i Caduti, specificando "sono morti per la Patria, e ricordarli,
portargli un fiore, curarne la tomba, è un sintomo di civiltà che gli altri non
hanno. Noi siamo questi, noi siamo diversi".
Prima di dare la parola ai Reduci, sono stati
letti dal cav. Piovaticci alcuni tra i messaggi giunti da camerati
impossibilitati ad essere presenti. Uno è quello indirizzato all'Associazione
Reduci Tagliamento dal Reduce Giuliano Guarducci, da Firenze, dettato
telefonicamente al Piovaticci dalla moglie per il marito in stato precario di
salute. Eccolo: "Consideratemi
vicino a tutti voi, oggi lì ad onorare presso la loro Tomba, i 43 giovanissimi
militi della Tagliamento vigliaccamente uccisi a Rovetta in quell'infausto 28
Aprile 1945. Io sono mentalmente e col cuore con voi, e con il pensiero anche a
tutti gli altri Caduti della nostra cara Legione Tagliamento e della Repubblica
Sociale Italiana. Siete bravi, a coltivare la memoria di tanti legionari
immolatisi per la Patria, l'Italia da noi sognata, ed io sarò sempre con voi,
che per questo ringrazio e ammiro. Viva la Tagliamento! Viva l'Italia! Giuliano
Guarducci".
Uno, è il messaggio del dr. Mario Troviso, da
Genova, che dice: "In occasione
della Cerimonia in ricordo dei militi della Tagliamento fucilati a Rovetta vi
giunga la mia sentita e appassionata vicinanza onorando coloro che hanno dato
la vita per la grandezza dell'Italia. Il loro sacrificio sia di esempio per le
nuove generazioni di fedeltà a Valori non negoziabili,Valori di Fede e di amore
per la Patria. Il loro sangue sparso lungo i confini della nostra Italia dia
slancio alle nostre coscienze, spesso intorpidite, per una vera riscossa
affinché possiamo riconquistare dignità, onore e la nostra perduta identità di
veri italiani nel nome delle nostre tradizioni e del nostro credo. Troviso dr.
Mario membro dei Probiviri Associazione X Flottiglia Mas-Rsi Genova".
Sono quindi, come da programma, stati invitati
a parlare i reduci presenti. Mariano Renzetti, che ha ricordato come i resti
dei Caduti di Rovetta, furono posti in due bare nella tomba romana in cui si
conservano, e Fabio Poggio che affaticato ha porto da seduto sul muricciolo ce
decinge la tomba, il suo saluto e il suo ringraziamento. E' stata poi la volta
del reduce pluridecorato Luigi Ferretti, che con sorprendente vigorìa ha detto
"Eravamo più di mille. Ora siamo
rimasti in tre. C'è Poggio, distintosi in azioni pericolose, Renzetti che l'età
ha un po' piegato ma era un giovanotto energico; anch'io sono stato operato al
cuore; però noi amiamo sempre il ricordo della Tagliamento, sempre, e come
l'ultima volta quando il Duce che ci venne a trovare e passò in rassegna la
nostra legione bella e tutta quanta impettita, portò una mano al cuore e disse 'la Taglimento è la
legione del mio cuore'. E insomma, dalla bella gioventù è rimasta una bella
vecchiaia. Noi ci sentiamo sempre, e ci amiamo come fratelli, e lo spirito
della Tagliamento non morirà mai, in noi".

Sono stati quindi invitati Ferdinando Caciolo,
il solo scampato alla strage perchè riuscì a scappare, che ha ricordato, come
al solito, la sua fuga; quindi Ennio Appetecchia anziano veterano della Decima,
che ha delegato a parlare per sè la camerata Fiorella Cencetti, la quale lo ha
appellato 'uno dei superstiti e una
persona meravigliosa' e detto che 'questi
Eroi, come quelli della Barbarigo e tutti gli altri ce li portiamo nel cuore e
non li dimenticheremo mai'.
Essendo nel frattempo giunto dal nord lombardo
Maurizio Gargallo, il nuovo Presidente del Comitato Onoranze Caduti di Rovetta,
gli è stata data dal cav. Piovaticci la parola per un saluto, da lui così
espresso: "Sono venuto qua per
esprimere la solidarietà delle genti del nord che da trent'anni organizzano il
raduno per commemorare i 43 ragazzi che sono morti. Ho trovato un
bell'ambiente, sono contento, riporterò quanto visto ai Camerati che sono su al
nord".
E' stato quindi invitato al saluto Alessio
Polignano, il Presidente della 29^ Divisione Combattenti Waffen SS di cui si
riporta un passo significativo, questo: "Con la
Legione Camicie Nere della Tagliamento, la Ventinovesima combatté l’ultima dura battaglia del
Mortirolo. Ecco perché ci lusinga il Vostro invito.
Questa battaglia si concluse con
la ritirata fino a fondo valle oltre il passo del Tonale e a Fondo in Val di
Sole dove il 5 maggio 1945 furono consegnate le armi pesanti ai carabinieri
locali.
Voglio ricordare un episodio che
il Waffen SS Grenadier Giuseppe
Vassalli, andato avanti lo scorso dicembre, era solito ricordare. 1 maggio
1945. Una pattuglia della Tagliamento nel ripiegamento a fondo Valle presso un
gomito della strada, al comando di un Sergente Maggiore, rimane a difendere ad
oltranza il ripiegamento della colonna composta da Tagliamento, SS italiane e
Brigata Nera Quagliata. Armamento leggero e mortai Brixia da 45 mm. Quei
Legionari della Tagliamento non vennero più visti dai loro camerati. Questo
episodio di alto eroismo e di sacrificio resterà nella memoria di chi era
presente e dei loro figli. Potremmo continuare all’infinito tanti sono stati
gli episodi di eroismo, altruismo e abnegazione dei camerati in camicia nera.
Vi porto il saluto di due
combattenti della Ventinovesima Divisione, che oggi non hanno potuto essere qui
con noi, l’SS Mario Lucchesini e l’SS Sante Battaglini.
Ai camerati della Legione
Tagliamento Onore perenne! Ventinovesima, Sieg Heil! Sieg Heil! Sieg Heil! Alessio Polignano"
E'
seguito il saluto, voluto dal Piovaticci, di Girolamo Misciattelli, figlio del
compianto fondatore dell'Associazione questa volta presente al Verano.
Come da programma, si è poi proceduto all'Appelo ai Caduti, prima del
quale il Reduce Luigi Ferretti ha voluto ricordare che il 'Presente!' che si
pronunzia dagli astanti col braccio teso per ciascun nome chiamato, deve
riferirsi anche a Gregorio Misciattelli, il Tenente della Legione Tgliamento
che fondò e presiedette per primo l'Associazione Reduci. Dopo tale
'chiamata' preceduta a un perentorio 'Attenti!', è stata, come da programma,
letta da Luigi Ferretti la 'Preghiera del Legionario'.
E' seguìta la
lettura, da parte del cav. Piovaticci, di un messaggio particolare, così
annunciato, e applaudìto da molti presenti: "Come molti ricorderanno, dalla prima visita che facemmo qui undici anni
fa, il camerata prof. Dal Piaz è stato praticamente 'la parola' della nostra
manifestazione. Oggi per la prima volta non è potuto venire per inamovibili
impedimenti, e mi ha affidato per la lettura un suo messaggio. E' un piccolo
sfogo che, condivisibile o meno, è l'espressione del suo attuale pensiero.
Eccolo: " ...Percepisco a livello di pelle divisionl, piccoli e meschini
contrasti di nessun significato, collocazioni politico-istittuzionali diverse,
nonché presenze che non dovrebbero essere tollerate. La parola
"camerata" ha perso purtroppo quel significato pregnante che nasce
tra i Legionari che hanno diviso "pane e morte" tanto per non uscir
di retorica. Molti diranno: parla per te! Certo parlo per me in primis ed a
questo proposito sento la necessità di proporre un nuovo modo comportamentale
per ricordare i nostri Martiri: un pellegrinaggio silenzioso a quell’Urna che
per noi è un Altare, ognuno con un pensiero intimo sentito e vissuto in quei
momenti di raccoglimento, i Labari delle Associazioni si inchinano per doveroso
omaggio e rispetto e solo in alto Ia Bandiera di Combattimento della Legione.
Anche il sacerdote, se presente, non dovrà officiare alcun rito, ma solo
pregare per l'anima di quel suo confratello che tradì vigliaccamente i Giovani
Legionari ed anche per tutti quei confratelli che si comportarono da veri don
Abbondio in medesime circostanze nei giorni di Caino... Viva l’ltalia, Viva Ia Legione " M
" Tagliamento. Stelvlo Dal Piaz".
Ha chiuso dunque uest'anno la
parte 'commemorativa' della Visita, il camerata prof. Augusto Sinagra, che ha
ricordato "l'elevato livello mistico
raggiunto dai giovani Martiri, nel quale la morte era vista come il cadere del
corpo, non dell'Idèa, e come appunto il corpo potè essere loro abbattuto, non
l'Idèa, che permane trionfante, e temuta, perchè inabbattibile, dai loro
assassini e da quanti di questa Italia vorrebbero, loro incubo eterno, ma
invano, annientare".
S'è quindi iniziata la
parte 'religiosa' della Visita, con la celebrazione della Santa Messa davanti
alla Tomba dei Caduti da parte del Padre Don Marco Solimena del Clero Romano,
in loro suffragio e anche di tutti gli altri Caduti della Tagliamento e della
R.S.I. Il Padre ha pronunziato la sua Omelìa in ricordo e onore dei 43 Ragazzi,
ha dato la Comunione , e infine ha impartito la Benedizione alla Tomba.
L'Incontro si è quindi sciolto con il saluto ai presenti e con l'appuntamento alla futura Visita nel
Settembre 2017. Molti partecipanti si cono poi ritrovati al vicino Ristorante
'Gigetto' dove prima della tradizionale seduta conviviale è stato, come da
Programma, assegnato il Riconoscimento Alto Morale edizione 2016, che
l'Associazione Reduci della Tagliamento riserva a persona o gruppo che ha
svolto durante l'anno il maggiore Operato a favore dei Caduti della Legione e
della R.S.I. Quest'anno, il premiato è stato Remo Umena, fratello del Martire
di Rovetta Luigi. La sua assegnazione è stata affidata come nella scorsa
edizione al sacerdote Don Marco Solimena, che ha gentilmente mostrato il
Diploma e la Medaglia, una di quelle autentiche lasciate dal Presidente
Gregorio Misciattelli al cav. Piovaticci, riportanti leffige del Duce e
destinate a darsi ai Legionari che più s'erano militarmente distinti.
Il Padre ha letto la
motivazione del premio che è la seguente: "Premio Alto Morale edizione Anno 2016 conferito a Remo Umena di Roma,
Custode della Tomba dei Caduti di Rovetta del Verano, perchè
Remo Umena, fratello del Martire Luigi le cui spoglie giacciono con quelle dgli
altri 42 giovani legionari uccisi a Rovetta il 28 Aprile 21945, è l'amorevole
custode del loro avello romano sito nel cimitero del Verano.. Perchè egli
prosegue, sempre presente nelle Visite annuali romane alla Tomba dei nostri
giovani Martiri, una linea di parentelare affetto, ma anche di fede negl'Ideali
nobili che mossero non solo il fratello, ma anche il padre Cristoforo,
squadrista repubblicano, deceduto il 10 Dicembre 1943 nel Policlinico a seguito
di vile aggressione sovversiva, e rimasto presente nell'animo delle Camicie
Nere. Perchè, oltre a curare personalmente l'Avello romano, lascia
testamentariamente il prosièguo di questo compito ai suoi figli e ai nipoti,
onde esso si conservi nel tempo Urna decorosa degna dei resti mortali dei 43
Ragazzi che immolarono la vita per l'Italia. Nel 71° anniversario della storica
Ricorrenza. Associazione Reduci Tagliamento. Il
Presidente Onorario Giuliano Guarducci. Roma, 18 Settembre 2016 ".
La 11^ Visita alla Tomba dei Caduti di
Rovetta al Verano di Roma ha confermato la crescita della sua risonanza a
livello nazionale, e il suo richiamo irresistibile per nuovi Gruppi e
Associazioni d'Area anche da lontana provenienza.
L'unico nèo
che non si tace per esigenza di verità, è che per la terza volta consecutiva si
tenta, e proprio dal nostro àmbito, di adombrare la perfetta riuscita di questa
manifestazione con critiche malevole e accuse infondate.
Sul finire del
Convivio, infatti, felicemente svoltosi, vi sono stati piccoli malintesi e un
diverbio voluto dal Presidente dimissionario Renzetti diretto, con stupore
anche degli altri avventori del locale, e non apprezzato da molti camerati,
contro l'organizzatore della Visita
romana dell'Associazione Reduci grazie a lui operante.
Quando ci si
incontra è auspicabile, specie da parte di persone di novant'anni e oltre, che
si rispettano per il Passato di cui sono ancora simboli viventi, che ciò sia
per recare la pace che unisce e non per fomentare il disaccordo che disgrega e
lede quella fraternità cameratesca che è indispensabile per la continuità
perenne del ricordo e dell'omaggio verso i nostri Caduti.
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Splendido Omaggio ai Caduti di Rovetta e di Lovere
nel 71° anniversario del loro Sacrificio
grazie al coraggioso XXIV Raduno dei Reduci della Tagliamento organizzato dal Comitato Onoranze Caduti di Rovetta
Il XXIV Raduno dei Reduci della Tagliamento organizzato dal Comitato Onoranze Caduti di Rovetta, svoltosi sabato 28 e domenica 29 Maggio 2016, si è rivelato uno dei più belli e significativi Omaggi annuali resi ai Martiri della Tagliamento di Rovetta e di Lovere, avendo superato con grande compostezza e fermezza sabato le provocazioni dei soliti contestatori e perfino, domenica, l'imperversare ininterrotto del maltempo.
La Manifestazione, che celebrava il 71° anniversario del feroce quanto impunito eccidio partigiano del 28 Aprile 1945 che vide a Rovetta vittime 43 legionari massacrati minorenni ed inermi dopo la consegna delle armi nella resa concordata, e a guerra ormai finita, e dell'annegamento dell'8 Giugno 1945 nel Lago d'Iseo dei due legionari della Tagliamento dopo il loro vile prelevamento notturo nell'ospedale dove per le gravi ferite infertegli dai partigiani erano ricoverati, è stata, malgrado le apprensioni della vigilia, una convincente dimostrazione della propria forza.
Tali apprensioni, derivate dal crescente persistere delle manifestazioni contrapposte, autorizzate inspiegabilmente dalle stesse Autorità nei medesimi giorno ora e luogo dei Raduni, che sono 'Commemorazioni di Caduti' ammesse dalla Costituzione, e che hanno raggiunto lo scorso anno apici e perfino sfoci pericolosi, non hanno dissuasoi Camerati dal tributare l'annuale Omaggio ai loro Martiri.
Alle ore sedici pomeridiane circa, a Lovere, sul punto del lago d'Isèo dove furono barbaramente annegati, i giovani legionari De Vecchi e Le Pera sono stati ricordati in un breve Incontro per iniziativa di alcuni Camerati del luogo che, non potendo per ragioni urbanistiche aver luogo la consueta Cerimonia annuale, lo hanno ideato per lasciarvi l'omaggio di un mazzo di fiori, e realizzato grazie alla colaborazione dello studioso loverese Giuliano Fiorani, consenziente il Comune stesso di Lovere, che ne ha informato le forze dell'Ordine locali. In tale Incontro, il giovane camerata Andrea Patergnani ha letto al folto gruppo di convenuti fra cui non pochi giovani interessati all'ascolto, alcune pagine preparate dallo stesso studioso per commemorare i due Martiri ricordandone la tragica vicenda, e dando anche lettura del relativo Verbale dei Carabinieri e infine la testimonianza del dr. Corazzina. E' seguita, da parte del Patergnani, anche la lettura di una poesia di Giuliano Fiorani dedicata ai due Legionari i cui corpi non sono più emersi dalle acque in cui furono gettati vivi.
Quindi, l'Ausiliaria Paolo Gallo ha letto la 'Preghiera del Legionario', e, come programmato, è stato posato sul punto dell'annegamento un mazzo di fiori per Emilio e Francesco, le cui foto ingrandite erano riportate in stampa su cartelloni realizzati ed esposti dal Fiorani lungo il parapetto del lago per la memoria visiva dei due sfortunati ragazzi e quella non certo gradita degli ostinati discendenti dei loro assassini.
Un opuscolo, confezionato dal Fiorani con le immagini delle due vittime e dal titolo 'L'altra faccia della Resistenza' tratto dal suo libro 'Bagatelle partigiane', è stato distribuito in grande quantità durante la composta Cerimonia, e al termine di essa alcune copie sono state lasciate per i passanti, su una panchina del lungolago.
Tale Incontro, ha consentito il prosièguo dell'annuale 'Ricordo' dei due giovani Legionari curato dal ricercatore loverese su un notevole livello storico e culturale, anche se non poteva mancare, in questo Paese dall'antifascismo spinto alla follìa, qualche turbolento tentativo di impedirlo da parte di dimostranti delle locali Organizzazioni partigiane, che non avendo ancora digerito il fatto che commemorare i Caduti è cosa ammessa dalla Costituzione, provano ad aditare come 'apologìa' le loro Cerimonie religiose.
Questo s'è verificato allorchè un gruppo di tali dimostranti ha tentato di impedire ai Camerati del Comitato Onoranze Caduti di Rovetta, anch'esso portatosi a Lovere per deporre una propria corona d'alloro nel punto dove i corpi dei due Legionari furono annegati nel lago, di entrare nel Cimitero
per rendere omaggio ai loro Martiri di cui ivi sono le tombe. C'è voluto l'intervento delle forze dell'ordine per impedirglielo, come si leggerà sull'Eco di Bergamo del 29 Maggio 2016 con queste parole: "..ne è nato un parapiglia nel quale la Polizia ha usato le maniere forti, colpendo con i manganelli due persone finite al prontosoccorso. I sostenitori della Tagliamento hanno invece raggiunto il Cimitero, hanno gridato l'ennesimo 'Presente' e poi se ne sono usciti sempre sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine".
Dopo il sabato loverese 'caldo' sia dal lato atmosferico che delle accennate tensioni, il XXIV Raduno dei Reduci della Tagliamento si è svolto il giorno successivo a Rovetta, in una giornata grigia, dalla continua pioggia sotto una pioggia mai interrottasi, che ha creato non pochi problemi sia dal punto di vista partecipativo che organizzativo.
Tuttavia, nel clima di un tipico giorno invernale, sin dalle ore 9,30, come da programma, sono cominciati a convenire nel viale sottostante il Cimitero molti Camerati sia a livello singolo che di gruppo, da diverse località più che altro del nord Italia, ma anche da altre regioni come la Toscana ed il Lazio. La presenza di questi, 'valorosi', ha supplito all'impedimento d'una partecipazione più ampia creato dal maltempo, fornendo una cornice folta di visitatori e ricca di insegne e di giovani in camicia nera che ha reso popolata come sempre la manifestazione.
Era la prima volta che un Raduno si è trovato a svolgersi sotto la pioggia battente, che però non ha fermato gli organizzatori del Comitato Onoranze Caduti di Rovetta, che quest'anno, rinnovato e guidato dal suo nuovo presidente Maurizio Gargallo, l'ha portato avanti con piglio e con fede, e cui si deve la prosecuzione dell'annuale Omaggio ai nostri 43 Martiri.
Un gazebo allestito dai giovani del Comitato mostrava pubblicazioni riguardanti i Caduti, tra le quali erano anche le raccolte poetiche e il libro 'Sono morto per l'Italia', di Paolo Piovaticci.
Tra le presenze incontrate nell'attesa del formarsi del tradizionale Corteo, erano a rappresentare l'Associazione Reduci della Legione Tagliamento il pluridecorato Reduce Luigi Ferretti e il fratello di uno dei 43 Martiri cav. Paolo Piovaticci, che sono stati accolti dall'attuale Comitato con calore cameratesco, intrattenendosi con i camerati Maurizio Gargallo e Franco Mandelli.
Altra presenza è stata la dr.ssa Margherita Marinoni, autrice di un prezioso testo di ricordi della sua infanzia a Rovetta, in cui si narra anche dei Legionari e dello spaventoso eccidio partigiano, nonchè dell'affidamento del Parroco alla sua famiglia dei tre più piccoli militi risparmiati per implorazione del milite Porcarelli rivolta ai carnefici prima di essere fucilato, ed accolta, che sarà pubblicata da Europa Edizioni.
Verso le 10,30, il Corteo si è incamminato nell'erta erbosa che porta al Cimitero, con alla testa due corone di fiori, di cui una del Comitato Onoranze, Omaggio ai 43 Caduti, e fra esse uno striscione con scritto 'Onore ai Caduti di Rovetta' cui tenevano dietro i Labari dell'Unione Nazionale Combattenti R.S.I. di Torino e dell'Unione Nazionale Combattenti Continuità Ideale di Milano e atre insegne, ed una lunga processione di persone al riparo di sgocciolanti ombrelli.
Come sempre, giunti al Muretto dove i 43 Ragazzi furono fucilati, il corteo si è disposto a corona per la Commemorazione. Davanti ad esso hanno preso posizione i Labari, e la Cerimonia è stata aperta dal nuovo Presidente del Comitato Onoranze, camerata Maurizio Gargallo, che ha ricordato il maggiore attore italiano spentosi recentemente, Giorgio Albertazzi, che non ha mai rinnegato i Valori della Repubblica Sociale Italiana cui aveva riservato la sua militanza.
La Cerimonia commemorativa ha visto l'intervento della dr.ssa Margherita Marinoni che si è presentata dicendo: " Discendo dalla famiglia Marinoni Bartolomeo di Rovetta che in una cascina qui vicino tra il cimiterio di Rovetta e il Seminario di Clusone ha ospitato per alcuni giorni i ragazzi che sono rimasti supertiti di questa strage. Sono onorta di essere la nipote che porta questa memoria e la ricordo in un libretto che consegnerò a Paolo Piovaticci".
Questi è quindi intervenuto dicendo: " Siamo qui a ricordare il Sacrificio dei 43 che sono stati fucilati a ridosso di questo muro del cimitero di Rovetta. Come il fratello di un Caduto posso soltanto dire che oggi, a settantun anni dall'eccidio, vedere tanti giovani e tante persone che non dimenticano guidate dal Comitato Onoranze Caduti di Rovetta oggi presieduto dal camerata Maurizio, per me è un conforto e una speranza.
Di Loro che cosa dire? Che non sono assenti: sono invisibili. I loro spiriti sono qua, con noi. Leggo
solo due righe, viste le condizioni anche del tempo, che sono queste: 'Dovunque e in quale che sia forma Voi siate, dacchè non la Vostra entità ma il solo corpo Vi fu potuto abbattere da chi, rozzo, con esso Vi confuse, siate orgogliosi della Vostra 'giusta' scelta politica, della vostra ferma condotta militare e patriottica e del Vostro eroico gesto, perchè Voi siete fra quegli italiani 'veri' che non hanno tradito il giuramento di fedeltà alla Patria, non lasciandola sola nel momento del pericolo, ma restando a difendere il suo suolo e il suo Onore riscattando agli occhi del mondo la sua immagine compromessa dal turpe tradimento e meritando così l'ingresso nella Storia, e persino il rispetto del nemico'. Onore ai 43 nostri Martiri che sono di esempio a tutti i giovani di oggi e di quest'Italia per poter ritrovare quei Valori che questa Italia di oggi purtroppo ha dimenticato."
E' seguito il saluto del Reduce Luigi Ferretti, che ha ricordato la sua militanza nelle fila dei Lagionari della Tagliamento di quel tempo irripetibile, definendo quella di allora della quale lui stesso fece perte, "la Gioventù più bella ieri come oggi" con parole cariche di ammirazione verso i nostri Martiri che immolarono la vita per la Patria.
Ha avuto infine luogo il tradizionale 'Appello' ai Caduti, effettuato a catena da alcuni giovani del Comitato Onoranze, e ad ogni Nome chiamato gli astanti hanno risposto a voce alta e col braccio teso romanamente "Presente!". Al termine dei nomi dei Legionari è stato chiamato anche il nome di Giorgio Albertazzi, il grandissimo Attore di Teatro venuto meno il venerdì scorso all'età di 92 anni, "ricordato" anche dall'Eco di Bergamo del 30 Maggio 2016, "come comandante della Tagliamento che mai ha rinnegato i Valori della Repubblica Sociale Italiana per la quale aveva scelto di militare", salutato romanamente da tutti con grande commozione. L'Appello si è concluso con la chiamata seguìta da un forte "Presente!" del nome di Benito Mussolini.
E' quindi seguìta la Celebrazione religiosa, per la quale, dopo la benedizione delle due Lapidi affisse al Muretto a ricordo dell'eccidio e del Cappellano Padre Antonio Intreccialagli, il corteo s'è ricomposto per recarsi all'interno del cimitero, nella cui Cappella, Padre Orlando Amendola, cattolico di rito anglicano e Cappellano di Unione Nazionale Combattenti R.S.I. della Federazione di Milano, ha celebrato la Santa Messa in suffragio dei Caduti di Rovetta, alla quale immobile sotto la pioggia i convenuti hanno assistito con esemplare compostezza.
Si può dire che questo Raduno, al contrario di come poteva pensarsi, è risultato il più bello e significativo, avendo riportato, a conforto dei Reduci e del suo futuro, le Commemorazioni dei nostri Caduti sulla linea della sobrietà e religiosità di un tempo, voluta dai suoi fondatori e del compianto primo Presidente dell'Associazione Reduci, ten. Gregorio Misciattelli.
Inoltre ha messo in evidenza il carattere militaresco dei nostri Camerati che provengono dalla ferrea scuola della Legione Tagliamento, la capacità di soffrire pur di mantenere fede agli impegni programmati per i nostri Caduti, restando immobili come statue sotto la pioggia scrosciante fino al compiuto dovere, al contrario dei loro Contestatori il cui spirito è più che altro 'scampagnatesco', per cui di fronte al maltempo hanno desistito dall'attuare le dimostrazioni contrapposte di protesta tanto annunciate e di urlare a squarciagola 'bella ciao' a disturbo delle nostre Commemorazioni ai piedi del cimitero.
Uno solo, potrebbe dirsi, è stato il nèo della coraggiosa Adunata: l'assenza della Bandiera di Battaglia della Tagliamento, che l'alfiere dell'Associazione, forse mal consigliato, non ha recato a precedere come sempre il Corteo e a presenziare alle Cerimonie. Per cui è la prima volta che, purtroppo, i nostri 43 Martiri a Rovetta hanno visto salire verso di Loro, in un Raduno combattuto e perfetto, un Corteo senza la Bandiera per la quale hanno dato la vita.
Cav. Paolo Piovaticci
Ass. Reduci Tagliamento
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Presenza 'romana' dell'Associazione Reduci
Domenica 25 Ottobre 2015, in Roma, ha avuto luogo la
Inaugurazione della Sezione di Roma dell'Associazione Nazionale Volontari di
Guerra (A.N.V.G.).
E' stato un 'evento' partecipato da importanti
Raggruppamenti d'Arma, tra i quali l'Associazione Campo della Memoria, la X
Mas-R.S.I e l'Associazione Reduci 1^ legione CC.NN. D'Assalto 'M' Tagliamento,
oltre che da note personalità come ad
esempio Memmo Caporilli, figlio del Direttore dello storico Corriere della
Sera, l'avvocato Albenavoli, l'avvocato Caldara Presidente dei Seniores.
L'Associazione Reduci suddetta, invitata all'importante Cerimonia che ha visto
un forte afflusso di Rappresentanze d'Area e di giovani camerati, è stata
rappresentata del Veterano della Campagna di Russia e Reduce della Tagliamento
Fabio Poggio, con la Bandiera della Legione benedetta, il 27 Settembre 2015 al
Verano di Roma davanti alla Tomba dei Caduti di Rovetta dal celebrante la Messa
Don Marco Solimena del Clero Romano.
L'anziano Combattente, che in questo
momento di attesa dell'elezione del Nuovo Direttivo dell'Ass. Reduci è il più
autorevole Rappresentante del Sodalizio, nel suo applaudito intervento ha
testimoniato anche la crescente presenza della Ass. Reduci della Tagliamento
nella Capitale.
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Cresce
la visita annuale ai Caduti di Rovetta presso la loro Tomba al Verano
di Roma
Relazione
di Paolo Piovaticci
Domenica
27 Settembre 2015 ha avuto luogo la 10^ Visita annuale ai 43
giovanissimi legionari uccisi dai partigiani nella nota strage da
questi consumata a Rovetta il 28 Aprile 1945, presso la loro Tomba
romana del Verano,
Promossa
e organizzata dall'Associazione Reduci 1^ Legione CC.NN. d'Assalto
'M' Tagliamento, unitamente col Comitato Onoranze Caduti di Rovetta e
con l'Associazione 'Il Campo della Memoria di Nettuno', questa Visita
ha visto sin dalle ore 9,30 a.m., in cui era fissato l'appuntamento
davanti ai cancelli cimiteriali di piazza delle Crociate, un afflusso
di adesioni visibilmente cresciuto.
Nel
conforto d'una splendita giornata settembrina, ed anche della
presenza delle forze dell'Ordine come sempre invitate
dall'organizzazione, i visitatori, venuti anche da lontane regioni,
sono entrati nel cimitero disponendosi nel tradizionale Corteo dietro
la guida del dr. Alberto Indri, Presidente del Campo della Memoria.
Un
corteo di ben 350 persone, tra cui molti giovani, s'è avviato in
silenzio e lentamente, costeggiando il muro di cinta interno di
destra del cimitero, imboccando poi sulla sinistra il vialetto
alberato che porta alla Tomba dei nostri Martiri, in una processione
quasi religiosa. In esso, erano visibili i vari 'Gruppi' associativi,
ciascuno dietro la propria insegna.
Aprivano il corteo tre donne, con
omaggi floreali per i Caduti, quindi seguiva la Bandiera di
combattimento della Legione Tagliamento portata dal camerata romano
Mario Rossi.
Tra
le molte insegne, ricordiamo il Labaro della X Mas, il Labaro del
Battaglione Barbarigo, quello della Unione Combattenti R.S.I., quello
dell'Ass. Nazionale Volontari di Guerra Sezione Enrico Toti di Roma,
quello dell'Ass.Volontari di Guerra della Federazione di Istria,
quello dell'Ass. Nazionale Volontari di Guerra della Fedeerazione del
Carnaro, quello dell'Ass.Volontari di Guerra della Federazione
Dalmazia, infine il Labaro dei Combattenti di Spagna, e il Labaro
dell' "Ordo Aquilae Romanae".
Giunto
alla Tomba, il corteo si è sciolto e le insegne si sono disposte a
corona ai lati di essa.
Come
da Programma, i rappresentanti delle associazioni organizzatrici
hanno porto il loro saluto ai convenuti. Tra questi, erano note
personalità come la signora Piera Misciattelli, moglie del compianto
Gregorio fondatore dell'Associazione Reduci accompagnata dal figlio
Girolamo, la contessa Anna Teodorani nipote di Mussolini,
l'ausiliaria Gina Romeo, Remo Umena fratello di Luigi uno dei 43
Caduti di Rovett accompagnato dalla figlia Maria Cristina, Fabio
Poggio Veterano della Campagna di Russia e della Tagliamento, il
Reduce di quest'ultima Mariano Renzetti e molti altri ancora delle
varie Associazioni d'Area.
Il
Cav. Paolo Piovaticci ha quindi dato pubblica lettura dei messaggi
pervenuti all'Associazione da parte di camerati impossibilitati a
venire, che qui riportiamo.
La
signora Mirella Bordin da Milano ha scritto: "Al Comitato
Onoranze Funebri della R.S.I. ll giorno 27 Settembre al Cimitero del
Verano davanti al Cenotafio che custodisce le spoglie dei 43 ragazzi
Martiri della Tagliamento, trucidali barbaramente a Rovetta, verrà
celebrata dal nostro patriota Sacerdote Marco Solimena una Santa
Messa di suffragio. Mi dispiace non poter partecioare per un recente
lutto in famiglia e per le mie precarie condizioni di salute, ma sono
a Voi vicina con il cuore come lo ero quando ero custode della tomba,
nel cimilero di Rovetta. La Storia un giorno riconoscerà nel
Sacrificio dei Martiri la strada della Verità, e di nuovo
brilleranno nel firmamento della Gloria tutte le stelle di coloro che
si sono immolati per un ideale di Patria, che oggi appare
sconosciuto. Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo;
continueremo nella nostra opera di solenne ricordo e volerà sempre
più alto il nostro grido: Presente! A Noi! Mirella Bordin".
Il
Presidente Gianni Rebaudengo da Torino ha scritto: "Il
Raggruppamento Combattenti e Reduci della RSI che ho l'onore di
presiedere, abbruna i suoi labari in ricordo ed onore dei 43
giovanissimi Martiri della Legione
Tagliamento.
Ed è l'intero Raggruppamento che oggi è spiritualmente vicino alla
vostra commemorazione ed ai vostri Caduti per l'Onore d'Italia Un
sacrificio, il loro, che non cede il passo al trascorrere del tempo e
che attraverso la vostra testimonianza assume un sigillo che non
esito a definire Religioso,
emblema di Fede e di sangue nella inestinguibile lotta contro «Giuda
e contro l'oro». Come combattente della Rsi, sono al vostro fianco
nel ricordare agli immemori e ai traditori di professione la lucida
splendida follia che ha accompagnato i 43 legionari nel momento
supremo, con il grido Italia!
a
santificarne la morte. Il
Presidente del Raggruppamento Gianni Rebaudengo".
Il
dr.Mario Troviso da Genova ha scritto: "Di
fronte al sacrario contenente i resti dei nostri fratelli della
Tagliamento vilmente assassinati a Rovetta, siamo memori e fieri dei
camerati caduti per i nostri comuni Ideali, siamo riconoscenti a
tutti coloro che nell'ora della verità hanno condiviso i nostri
sentimenti e corsa la stessa sorte. Siamo orgogliosi di quanti ci
hanno educato a questa filosofia di vita e di pensiero. Viva
l'Italia,Viva i nostri Caduti. Troviso dr.Mario membro dei Probiviri
Associazione X Flottiglia Mas-R.S.I.".
Il
Generale Marcello Panzanelli da Firenze ha dettato al cav. Piovaticci
al telefono queste parole: "Nella
Ricorrenza del 70° Anniversario della Strage di Rovetta il mio
pensiero affettuoso va ai coraggiosi ed eroici Ragazzi che
sacrificarono la vita per un alto Ideale di Libertà".
Come
da Programma, il dr. Alberto Indri ha porto il saluto a nome del
Campo della Memoria da lui presieduto e della X Mas-R.S.I., citando i
'messaggi' a loro volta ricevuti da parte di Carlo Panzarasa
Presidente della X Mas-R.S.I., dell'ing. Arturo Conti Presidente
della Fondazione dell'Istituto Storico della R.S.I. di Terranova
Bracciolini, di Franco Grazioli della X Btg. Lupo, dell'ausiliaria
Fiamma Morini del X Btg. Lupo, del prof. Cristoforo Moroguti Primario
di neurologia della Serenissima.
Il
dr. Indri ha infine voluto dare la notizia del Sopraluogo fatto il 5
agosto scorso dal Ministero della Difesa al Campo della Memoria,
Cimitero di Guerra della R.S.I. d'Italia da esso ufficialmente
riconosciuto e assistito, nella cui rinnovata sistemazione è stato
riservato lo spazio per la posa di una importante lapide, per la cui
notizia ha lasciato la parola al Cav. Piovaticci.
Questi
allora ha notiziato la buona novella che il Ministero ha accolto la
richiesta dell'Ass. Reduci per la posa nel Campo di Nettuno, di una
Lastra con incisi i nomi e cognomi di 'tutti' i Caduti della Legione,
e che, dopo il consenso preliminare rilasciato per tale posa, verrà
da esso comunicato il consenso definitivo ad accertamento compiuto
dell'identificazione dei singoli 242 Caduti che vi figureranno.
Seguendo
poi una linea nuova condivisa dalle Associazioni Organizzatrici, si è
concessa la parola a chiunque , fra i Reduci, Veterani e Camerati
presenti, volesse porgere il suo saluto ai 43 Caduti di Rovetta e
rilasciare proprie testimonianze del glorioso anche se tragico
passato bellico vissuto, in cui la Patria, al contrario di oggi, era
ciò che più contava.
Questa
linea si è rivelata preziosa per far sentire d'un tratto 'uniti'
anziani Cambattenti e Camerati di Raggruppamenti diversi, in un
comune unico sentimento patrio e in un comune Ideale.
Sono
intervenuti Antonio Tombesi, della X-Btg. Lupo, Mariano Renzetti
dell'Ass. Reduci, il senatore Nando Signorelli della Folgore, Renato
Zamboni della G.N.R., l'avv. Augusto Sinagra viceprersidente del
Campo della Memoria.
Ha
chiuso gl'interventi la Commemorazione dei Martiri di Rovetta
effettuata dal prof. Stelvio Dal Piaz delle Fiamme Bianche, con la
finale l'esortazione a restare 'integri', anche se pochi, nella
contaminazione della società contemporanea, dominata e soggiogata da
Poteri di matrice occulta, che da data prebellica lavorano per il
malefico disegno di azzerare non solo la bella e sacra Italia, terra
le cui tombe dei nostri Martiri sono lembi superstiti privilegiati
della R.S.I, ma l'Europa intera, in una fanghiglia materiale e morale
pel guazzo putrido dei loro zoccoli caprigni.
E'
seguito l'Appello ai Caduti, originale perchè fatto per la prima
volta da una donna, la giovane Maria Cristina Umena, nipote di uno di
Loro, che li ha chiamati a nome uno per uno, ed alla cui signola
chiamata gli astanti tutti hanno risposto a forte voce 'Presente!'
alzando il braccio nel 'loro' saluto, romanamente.
Quindi,
il sacerdote Don Marco Solimena, del Clero romano, ha officiato la
programmata Santa Messa davanti alla loro Tomba, in un silenzio
assoluto inframezzato dalle preghiere di rito, poi ha porto l'ostia
della Santa Comunione a diversi fedeli.
Al
termine del Sacramento, Don Solimena ha benedetto la Bandiera della
Tagliamento, quella fatta fare dall'Associazione in conformità alle
misure di quella storica da combattimento della Legione, baciandone
anche un lembo.
Ha
concluso la consistente Visita la lettura della 'Preghiera del
Legionario' eseguita dalla giovane Maria Cristina, e ci si è poi
tutti avviati verso l'uscita del Verano con la gioia, siamo certi
anche dei nostri 43 Ragazzi, di aver dato continuità a un
appuntamento annuale che ci piace pensare non solo da noi ambìto ed
atteso, ma anche da Loro.
Il
tradizionale incontro conviviale ha avuto luogo presso il vicino
Ristorante 'Gran Sasso'. Durante esso, è stato come da Programma,
assegnato l'Alto Riconoscimento 'Morale' edizione 2015, che ogni anno
l'Associazione riserva a chi meglio ha operato per la Continuità
della Memoria dei nostri Caduti. Lo ha assegnato Don Marco Solimena
con lettura della 'motivazione', al Reduce Fabio Poggio, consegnando
il relativo Diploma e la Medaglia con 'M' Rossa al Camerata Mario
Rossi, da lui delegato a riceverlo in sua assenza.
Sono
seguite, come da vecchia usanza cameratesca, le 'cantate' di celebri
canzoni di Guerra, fra cui 'Battaglioni' e 'Giovinezza', ed infine,
con sorpresa lieta di tutti, il giovane sacerdote ha alzato il calice
invitando tutti i Camerati a un singolare brindisi 'Alla Patria!',
che ha entusiasmato e unito ancor di più tutti, che poi si sono
accomiatati dandosi appuntamento alla Visita romana ai nostri 43
Martiri del prossimo anno.
A
convivio sciolto, la programmata Assemblea dei soci dell'Associazione
Reduci per l'elezione del nuovo Presidente e del nuovo Direttivo, è
andata vuota per l'assenza di due dei tre Commissari prescelti dal
Presidente dimissionario, onde è stata rinviata.
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PROSEGUE
IN CRESCENDO LA VISITA ANNUALE IN RICORDO E ONORE DEI 43 GIOVANI MARTIRI DI
ROVETTA PRESSO LA LORO TOMBA AL VERANO DI ROMA
In una calda giornata di sole, domenica 21
Settembre 2014 si è svolta la Visita annuale in ricordo e onore dei 43 giovanissimi Caduti di Rovetta al Verano
di Roma davanti alla Tomba che conserva i loro resti mortali.
La presenza di molte persone ritrovatesi
puntualmente alle ore 9,30 antimeridiane davanti ai cancelli del Cimitero ha
subito rivelato il crescere dell'adesione a questo Appuntamento promosso
dall'Ass.ne Reduci 1^ Legione CC.NN. 'M' d'Assalto Tagliamento e dal suo Comitato
Onoranze Caduti di Rovetta, che d'anno in anno si sviluppa sempre più grazie
anche all'unirsi, in tale annuale
Omaggio, dell'Ass.ne 'Campo della Memoria di Nettuno' e di altre Realtà d'Area
quali i 'Volontari Reduci di Guerra' di Roma e la 'Flottiglia X MAS-R.S.I.' coordinate del
Presidente del Campo nettunense dr. Alberto Indri.
E' un confluire di Reduci, di parenti di
Caduti, di amici e simpatizzanti, che assume sempre più carattere 'nazionale'
di partecipanti singoli e in gruppo, di rappresentative di associazioni d'Arma
con le loro insegne combattentistiche della RSI provenienti da regioni anche
lontane: persone di una certa età che 'non dimenticano', vari giovani che desiderano 'conoscere' il passato
attingendo oltre ai libri e ai discorsi ricorrenti nel tempo che succedette al
secondo conflitto mondiale, alle fonti autentiche 'vive' rimaste, ossia ai
cimeli bellici, alle testimonianze di Reduci e sopravvissuti, alle tombe dei
Caduti e alle Commemorazioni storiche e religiose presso esse celebrate.
Questa sete di 'sapere', della 'verità', si
percepisce nel silenzio di giovani nuovi che ascoltano. Si avverte nel
coraggioso convenire malgrado l'età avanzata degli ultimi Reduci, ex
Combattenti ultra- novantenni per
'narrare' loro i fatti bellici veri vissuti, i propri personali ricordi e
quelli di Camerati non tornati della guerra infame fratricida generata dal
tradimento che divise in due l'Italia riducendola a quella di oggi, che langue
nell'insoddisfazione, nella precarietà più variegata, nella perdita della
speranza nel futuro.
I Reduci della Associazione Tagliamento ancora
fisicamente abili resisi ammirevolmente presenti alla Visita di quest'anno al
Verano di Roma, sono Mariano Renzetti, Ezio Baldi, Luigi Ferretti, Fabio
Poggio. Essi hanno sfilato alla testa
del Corteo tradizionale formatosi all'ingresso del Cimitero per muovere entro
di esso verso la Tomba dei Martiri di Rovetta, dietro la nuova Bandiera della
Legione Tagliamento realizzata dall'Associazione in conformità di quella storica
di 'battaglia' della gloriosa Legione.
Alla testa del lungo Corteo, guidato da Alberto
Indri, è Remo Umena, fratello del Martire di Rovetta Luigi, accompagnato dalla
figlia Maria Cristina, con in braccio il cuscino di fiori cinto da un nastro
tricolore portato dal Presidente dell'Associazione Reduci Mariano Renzetti,
dietro la Bandiera di guerra della Legione cui seguivano i vessilli delle altre
Associazioni presenti: i 'Volontari di Guerra Sezione Enrico Toti di Roma', la
'Flottiglia X MAS-RSI di Nettuno', l'Ass. Naz. Volontari di Guerra Federazione
dell'Istria Giovanni Grian' , l'Ass. Naz. 'Volontari di Guerra Federazione del
Carnaro Annibale Noferi' e l'Ass.ne naz. 'Volontari di Guerra Federazione della
Dalmazia Francesco Rismondo'.
Il Corteo, una processione composta e
silenziosa di non meno di centocinquanta persone che ha costeggiato il muro
interno del cimitero per poi imboccare il vialetto di sinistra che dirige tra
pini verdissimi e i candidi avelli al non lontano Sarcofago dei nostri Caduti, è stato in sua
prossimità accolto con comune commossa sorpresa, dalle note iniziali della
'Canzone del Legionario' suonate sommessamente dalla tromba presente
all'Incontro.
Il Corteo si è qui sciolto, e le insegne si
sono disposte allineandosi al Mausoleo, ed a corona tutti i presenti attorno ad
esso. Fra gli astanti, oltre agli anziani Reduci della Tagliamento, c'erano
l'avvocato Augusto Sinagra, la contessa Anna Teodorani cugina di Benito
Mussolini, l'Ausiliaria Gina Romeo, la signora Fiorella Cencetti figlia dell'ultimo
Comandante del Barbarigo Giulio Cencetti.
Il Vicepresidente dell'Associazione Reduci,
Cav. Paolo Piovaticci, dopo aver porto il saluto a tutti i presenti da parte
dell'Associazione, del suo Comitato Onoranze e del Campo della Memoria, e non
senza ricordare che, come sempre ripeteva il compianto Fondatore e primo
Presidente dell'Ass.ne Reduci Ten. Gregorio Misciattelli, l'omaggio ai 43
giovanissimi Legionari va idealmente esteso anche a tutti i Caduti della
Tagliamento e della R.S.I., ha letto i Messaggi pervenuti da Camerati che non
hanno potuto partecipare alla Visita, che qui riassumiamo.
Carlo Viale
per l'istituto storico della RSI ha scritto: 'Spiritualmente vicini a Voi. Ricordiamo con immutato orgoglio i 43
ragazzi, legionari della Tagliamento, Caduti a Rovetta. Il loro sacrificio ci
sprona nel nostro impegno di ricercatori ad operare per dare conoscenza agli
italiani'.
Troviso dr.Mario Probiviri X Flottiglia Mas ha scritto: 'Passano gli anni e i decenni, ma il combattentismo repubblicano è
ancora vivo e presente con i Reduci superstiti e con la presenza delle nuove
generazioni ribelli all'antifascismo ancora dominante in Italia. L'attuale
disastrosa e avvilente situazione in cui versa la nostra amata Patria deve
esserci da stimolo per rinnovare il patto di continuità ideale con la Rsi:
un'eredità politico-sociale che noi uomini della Tagliamento non dobbiamo
disperdere ma anzi continuare a rappresentare per un alba di resurrezione
futura'.
Il
Bersagliere Gianni Bortolon ha scritto: 'A
nome e per conto di tutti i bersaglieri del battaglione Mameli impegnati nel
giorno 21 settembre 2014 a ricordare i Caduti nei combattimenti sulla
"linea gotica" dal 1944 al 1945 informo che durante le celebrazioni
che si svolgeranno a Castel del Rio (BO) ricorderemo anche i Caduti della
Tagliamento che con noi condivisero l'amore per la Patria in uno dei più
tragici momenti della storia d'Italia'.
Il Reduce
Gen. Marcello Panzanelli impossibilitato a venir per motivi di salute, ha
dettato tramite la sua signora per telefono: 'Mi associo a Voi in questa nobile Visita, solidale negli Ideali per
quali i giovanissimi Martiri di Rovetta hanno immolato la vita per l'Italia e
nelle Preghiera che l'Ass.ne Reduci innalza per Loro in queste commemorazioni
di alto merito storico e religioso'.
A questi
Messaggi il Presidente Alberto Indri si è collegato per informare dei Saluti
pervenuti al Campo della Memoria da parte dell'ing. Arturo Conti Presidente
della Fondazione RSI di Terranova Bracciolini, del Principe Lillio Rispoli, del
Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, di Carlo Panzarasa Presidente dell'Ass.X
Nas RSI, e della dr.ssa Martina Mussolini Presidente dell'Ordine Aquila Romana.
Il Cav.
Piovaticci ha quindi dato la parola al Presidente dell'Associazione Reduci Tagliamento,
il Veterano e Reduce Mariano Renzetti, che ha aperto l'Incontro con una
rievocazione storica di elevata intensità basata su un sintetic excursus di
eventi bellici ascoltata con profonda attenzione e anche commozione da parte
dei presenti.
Ha quindi
avuto la parola il prof. Stelvio Dal Piaz, Camerata Veterano delle Fiamme
Bianche che
privilegia
della sua presenza e della sua 'parola' le Manifestazioni romane e di Rovetta
in onore dei nostri Martiri, con un intervento insolito, che partendo dal suo
stupore per il degrado materiale e morale umiliante in cui i cosiddetti
'vincitori' lasciano languire Roma 'Capitale', ha chiesto 'perdono'ai Caduti di
Rovetta muti nel loro Sarcofago di fronte a tanta offesa arrecata alla
grandezza di Roma e alla sua Nazione per la quale combatterono senza esitazione
immolandovi sogni e vita, al punto di lasciar scritto tramite Uno di Loro :
'Sono morto per l'Italia'.
Sono state parole terrificanti, 'vere' che gli astanti 'tutti' hanno
applaudito, ed in cui è l'embrione d'una convizione logica crescente in tutti i
contemporanei anche se non tutti lo confessino: quella di come l'Italia sognata
da quei giovani Eroi, rimasta intatta e trionfante nella memoria e nel
rimpianto degli Italiani, decreti Loro i veri 'vincitori' e 'vinti' i perfidi
loro antagonisti che non hanno saputo erigere neppure l'ombra di quell'augusta
Italia che credettero abbattere coi loro corpi sopraffatti col tradimento, ma
solo questa d'oggi, squallida larva divorata della povertà, dalla fame, dal vizio
e dalla vergogna, e 'serva' perfino dei Paesi suoi tradizionali nemici che
temettero la forte e bella Italia fascista.

In questa crescente convinzione che svela 'viva e vincente' pur nella sua
apparente irrealtà l'Italia sognata da quegli stupendi Legionari rispetto a
questa d'oggi apparentemente 'reale' ma 'morta' sia materialmente che
spritualmente, la Manifestazione romana si fa anche di una incredibile
attualità. Uno squillo di tromba ha poi comandato l'At-tenti, ed il Reduce dr.
Ezio Baldi, affiancato dagli atlri Reduci e dalle insegne delle Associazioni
Combattentistiche presenti, ha chiamato all'Appello, ad uno ad uno, i 43
Caduti, e ad ogni nome gli astanti hanno risposto ad alta voce e alzando il
braccio nel Saluto Romano, 'Presente!'.
Quindi, il Reduce Luigi Ferretti ha dato lettura della 'Preghiera del
Legionario', la gioiosa Canzone cara a quei Militi che sempre e con grande
calore la cantavano.
Dopo una breve pausa in cui si è
allestito su un piccolo tavolo il necessario per la funzione religiosa, Padre
Marco Solimena, giovane Sacerdote del Clero Romano, ha celebrato la Santa Messa
in suffragio dei 43 Martiri davanti alla loro Tomba, e nella sua breve Omelìa
si è mantenuto sul puro filo religioso, citando riferimenti del Vangelo che hanno
suonato di amorevole aprezzamento e ricordo dei giovanissimi Martiri; quindi ha
dato l'Ostia della Comunione a molti presenti e impartito la Santa Banedizione
alla Tomba. E' seguito, a sigillo della
Cerimonia, il 'Silenzio fuori ordinanza' che ha salutato i Caduti e si è spento
lentamente fra i maestosi pini del Verano. L'Incontro si è quindi sciolto con il saluto ai presenti e con l'appuntamento alla futura Visita nel
Settembre 2015.

Molti partecipanti si cono poi ritrovati al vicino Ristorante
'Mammà' dove prima della seduta conviviale è stato, come da Programma,
consegnato al Presidente del Campo della Memoria dr. Alberto Indri il
Riconoscimento Alto Morale edizione 2014, che l'Associazione Reduci della
Tagliamento riserva a persona o gruppo che ha svolto durante l'anno il maggiore
Operato a favore dei Caduti della Legione e della R.S.I., e ch'era stato già
annunciato il 25 Maggio scorso nel corso del XXII Raduno di Rovetta. Tra gli
applausi di tutti i Camerati entusiasti di ritrovarsi insieme e di intonare
ancora qualche vecchia canzone della 'loro' Italia, la sola viva e bella quale
mai fu più nessuna dopo di essa, si è felicemente conclusa la Visita romana.
Cav. Paolo Piovaticci
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Relazione sul XXII Raduno dei Reduci
della Tagliamento
Rovetta, 24 e 25 Maggio 2014
Si dice che il tempo dissipa ogni
ricordo, ma la memoria dei Martiri di Rovetta è sempre più viva,
come testimoniano i Raduni annui dell'Associazione Reduci della
Legione Tagliamento realizzati unitamente al Comitato Onoranze Caduti
di Rovetta.
La Manfestazione, che quest'anno ha
celebrato il 69° anniversario dell'eccidio che vide vittime 43
legionari pressochè minorenni, inermi avendo deposto le armi nella
resa firmata coi partigiani che in onta ai patti le fucilarono, si è
aperta, come da Programma, con l'Assemblea dei Reduci che ha avuto
luogo la mattina di sabato 24 Maggio 2014 alle ore 10,00 presso
l'Hotel Europa di Clusone.
E' stato un incontro fondamentale per
l'armonizzazione dei rapporti di cooperazione tra Comitato e
Associazione per l'organizzazione e la crescita dell'Evento, oggi
definito il maggiore nazionale.
L'incontro, cui hanno partecipato il
vicepresidente dell'Ass.ne, il Presidente del Comitato e vari altri
membri, e che si è svolto in un clima di condivisi intenti e in uno
spirito di solidarietà reciproca, s'è aperto con la lettura del
Messaggio del Presidente dell'Associazione Mariano Renzetti, assente
per motivi di salute, ed è stato verbalizzato da uno dei membri
presenti.
Nel pomeriggio, alle ore 16,30, ha
avuto luogo a Lovere, sulle rive del Lago di Iseo, la tradizionale
Cerimonia di Commemorazione dei due legionari Emilio Le Pera e
Francesco De Vecchi.
L'Incontro, fortemente ostacolato dalle
organizzazioni antifasciste locali malgrado il rifiuto della loro
istanza di 'fermarla' inviata persino al Presidente Napolitano e al
Ministro degli Interni Alfano in quanto nel nostro Paese libero e
democratico è diritto sancito dalla Costituzione riunirsi per le
commemorazioni, è stato presidiato da un'imponente presenza delle
forze dell'ordine.
Assente quest'anno Padre Giulio Tam, la
Commemorazione si è svolta con la lettura di un brano dello storico
Giuliano Fiorani, e la rievocazione storica del prof. Stelvio Dal
Piaz, cui ha fatto seguito un 'ricordo' del legionario Fernando
Caciolo.
Questi due ultimi interventi si sono
ripetuti nel Cimitero di Lovere, dove la contenuta Cerimonia si è
spostata per la consueta visita alle tombe dei Caduti della
Tagliamento ivi sepolti.
Alle rabbiose provocazioni degli
oppositori, che hanno manifestato 'simultaneamente' e a breve
distanza - cosa stranamente permessagli - dai celebranti, ha
risposto il fratello di Guido Piovaticci, uno dei Caduti dell'eccidio
di Rovetta del 28 Aprile 1945, intervistato, con queste parole
riportate sull'Eco di Bergamo dei 25 Maggio 2014: ' Chi ci
contrasta, quest'anno ha scritto perfino al ministro Alfano e al
Presidente Napolitano, dimenticandosi che commemorando due Caduti
esercitiamo un diritto riconosciuto dalla Costituzione'.
Alle ore 10,00 del giorno successivo,
domenica 25 Maggio 2014, anno del 69° anniversario della strage, ha
avuto luogo il XXII Raduno dei Reduci della Tagliamento. Il punto di
riferimento è stato come da tradizione, il viale ai piedi del
Cimitero di Rovetta, dove s'incontrano quanti dal territorio, ma
anche da varie regioni e dall'estero, vi convengono.
Anche la scelta della data di tale
Raduno, giorno in cui si svolgevano le elezioni amministrative ed
europee, è stata oggetto delle critiche malevole di coloro che in
tutto ciò che l'Associazione stabilisce cercano appigli per additare
come anticostituzionale la odiata Manifestazione.
Non è mancata la risposta anche su
questa maliziosa illazione, come riportato dal Corriere della Sera di
Bergamo del quotidiano del 16 Maggio 2014 : "Per noi era
l'unico weekend libero - sostiene il vicepresidente
dell'Associazione...", che non è turbato dalla concomitanza
con il voto: "Non diamo fastidio, per mezzogiorno abbiamo finito
e chi vuole può anche andare a votare..".
Anche a Rovetta, uno spiegamento delle
forze dell'ordine disposto sapientemente ai vari accessi al viale del
Cimitero, ha vigilato sulla Manifestazione il cui Programma
l'Associazione aveva come sempre inviato al Questore di Bergamo e
alla Digos. Tale massiccia presenza ha scongiurato il verificarsi di
contatti tentati dalle contro-manifestazioni sorprendentemente
permesse benchè finalizzate a contrastare un a Iniziativa consentita
dalla Costituzione, dei contestatori postisi a breve distanza dal
Cimitero e urlanti continui deplorevoli insulti.
Nonostante ciò, e forse anche grazie
proprio alla gran cassa mediatica di tali ciechi oppositori, che
ostinandosi per il 'fermo'di un evento consentito dalla Costituzione
automaticamente a questa contravvengono, il Raduno annuale di Rovetta
cresce visibilmente. E non soltanto come numero di aderenti, ma anche
come sviluppo strutturale.
E' stato notato ad esempio un nuovo
ordine nella disposizione simmetrica delle bandiere della R.S.I.
poste in linea equidistanti l'una dall'altra sulla recintazione del
viale ai piedi del Cimitero. Si è notata una sistemazione nel
tragitto sterrato ed erboso che conduce al 'muretto' dove i 43
Ragazzi della Tagliamento caddero, rendendolo più agevole e
accogliente al transito degli afflussi.
Infine, una impostazione del Corteo
secondo un criterio quasi militare, come la storica Legione
Tagliamento insegna: alla testa la Bandiera di battaglia della
Tagliamento e via via i suoi partecipanti disciplinati per categorie
e con le loro insegne. Ciò ha denotato una raggiunta maturità da
parte del Comitato Onoranze, sempre più attivo e consapevole del
proprio compito nella cura della Manifestazione a memoria e onore dei
nostri Caduti.
Il Corteo, guidato da Padre Giulio Tam,
si è mosso come sempre salendo verso il Cimitero per le programmate
celebrazioni commemorative e religiose.
Fra le varie insegne erano il Labaro
della 'Continuità Ideale ANCR RSI Federazione Provinciale di Torino,
il Labaro dell'Associazione 1° Battaglione d'Assalto 'M' Legione
Tagliamento, il Labaro del Raggruppamento Nazionale Combattenti e
Reduci RSI Continuità Ideale Federazione di Bergamo, del Battaglione
'X' ENNEPI, della X Mas per l'Onore ed altre, oltre a gagliardetti di
Gruppi provenienti anche da lontane Regioni. Spettacolare, un grande
striscione rettangolare portato ai lati da giovanissimi in Camicia
Nera, con scritto, tra due Emme Rosse col Fascio traverso, 'Onore ai
Caduti di Rovetta'.
Giunto al Muretto dove i 43 Legionari
caddero, il Corteo s'è disposto a semicerchio per la Cerimonia
commemorativa. A ridosso del Muretto, si sono schierati i Labari. E'
stato impartito l'Attenti!, ed ha avuto inizio la Commemorazione con
l'intervento del Veterano prof. Stelvio Dal Piaz della Fiamme Gialle,
di Continuità Ideale, che ha ricordato ai presenti come "l'eccidio
di Rovetta ha tutti gli ingredienti per essere considerato come
vicenda-simbolo degli orrori compiuti dai partigiani nel secondo
conflitto mondiale, e ha definito 'sacro' il lembo di terra dove ci
si trovava, che fu intriso del sangue dei 43 Martiri della
Tagliamento uccisi inermi, minorenni e a guerra finita con
indescrivibile ferocia, dalla viltà partigiana, dopo avergli, in
cambio della loro resa promesso salva la vita e il trattamento quali
'progionieri di guerra".
E' seguìto l'intervento del
vicepresidente dell'Associazione Reduci, che presentandosi come il
fratello di uno di quei Martiri 'i quali, - ha soggiunto -
sembrano assenti, ma sono presenti nello Spirito, ora, qui fra
noi', e riprendendo le parole del prof. Dal Piaz, si è rivolto
direttamente ai Caduti, dicendogli: "Se la vostra Memoria e
la purezza del Sacrificio della vostra vita immolata per la Patria
non vengono meschinamente onorati da chi non è ancora 'libero' per
farlo, nulla è perduto, tutto essendo scritto, salvato e conservato
nel libro invisibile della Storia.
E Voi, dovunque e in quale che sia
forma Voi siate, dacchè non la Vostra entità il solo corpo Vi fu
volgarmente abbattuto, siate orgogliosi della Vostra mirabile
condotta militare e patriottica e del Vostro eroico gesto, perchè
Voi siete gli unici che non hanno tradito il giuramento di fedeltà
fatto alla Patria, e i soli che siete rimasti con coraggio e infinito
amore a difendere il suolo e l'onore dell'Italia salvando col Vostro
Sacrificio la sua immagine agli occhi del mondo meritando l'ingresso
nella Storia e persino il rispetto dello stesso nemico.".
Un applauso interminabile ha fatto
seguito a questi momenti rievocativi densi di commozione, durante i
quali, mentre si ricordava il Sacrificio dei Legionari che anche di
fronte alla morte dettero una lezione di alto amore patriottico e di
umana e militare dignità, è suonato pietoso l'urlo proveniente da
basso dei contestatori che, accalcatisi ai parapetti del viale e
strepitanti per coprire le parole di chi commemorava un momento
tragico della nostra Storia, intonavano a squarciagola 'Bella ciào..'
e altre sciocche canzonette che non potevano che evidenziare
l'abbisso tra l'Italia gloriosa del Passato e la pochineria di quella
di oggi.
L'appello ai Caduti, come sempre e
ancor di più incisivo, ha visto compatti e sull'attenti, ad ogni
nome pronunziato dal Padre Tam, gli astanti rispondere 'Presente!' a
voce alta e col braccio alzato nel tradizionele 'Saluto romano', e
dopo la benezizione del sacerdote al Muretto e alle Lapidi su esso
apposte una a memoria dell'eccidio e una a quella del Cappellano
Padre Antonio Intreccialagli, il 'Silenzio fuori ordinanza' ha porto
il saluto di quest'anno ai Martiri di Rovetta.
Il Corteo, ricomponendosi, si è quindi
diretto, prendendo la via interna del Cimitero, verso la Cappella su
cui era posta una bandiera della R.S.I..
Qui, tra due ali di Reduci e di giovani
della Continuità Ideale sorreggenti molti Labari e altre insegne di
Raggrippamenti, è stata officiata dal Tam la Santa Messa in memoria
e onore dei 43 Caduti della Tagliamento.
La consueta 'omelìa' del noto Padre,
che come sempre denuncia con foga gli 'errori' dell'attuale società
che minano il nostro Paese, mettendo in quardia da essi popolo e
autorità, non ha avuto i soliti toni intensi che spesso sono stati
malevolmente interpretati dagi incalliti oppositori della
Manifestazione e che forse loro malgrado non hanno trovato parola che
abbia prestato il fianco alle solite critiche-pretesto per il 'fermo'
dei Raduni, e la rievocazione dei Caduti in chiave religiosa, come
sempre ampia e profonda, è stata seguìta con gradìta attenzione e
cristiano raccoglimento.
Si è notata, a Cerimonia finita,
l'abile manovra delle forze dell'ordine per scongiurare il tentato
contatto dei forsennati manifestanti contestatori con la gente che
tranquillamente usciva dal Cimitero, e sciogliendosi da essa molti
Camerati si sono diretti verso l'Hotel Europa, per il programmato
pranzo in cui si è festeggiato il giorno trionfale del XXII Raduno
dei Reduci della Tagliamento.
Come posto in programma, nel corso di
quest'ultimo è stata data notizia dell'assegnazione, per il 2014,
del Premio Alto Morale, Riconoscimento Nazionale con Attestato di
Benemerenza.che viene dato persona o a Realtà d'Area che
maggiomente ha operato per il ricordo e l'onore della R.S.I.
Tale Premio quest'anno è stato
riconosciuto all'Associazione 'Il Campo della Memoria' di Nettuno, ed
a darne notizia è stato il prof. Stelvio Dal Piaz, che ha annunciato
la consegna del Diploma e la Medaglia con la 'M' Rossa e dedica
incisa all'Associazione vincente, a Roma, nel prossimo Settembre
2014, in occasione della Visita alla Tomba dei Caduti di Rovetta al
Cimitero del Verano programmata dall'Associazione Reduci della
Tagliamento unitamente all'Associazione Il Campo della Memoria.
Lo stesso Dal Piaz, dopo aver
illustrato l'immagine del Sodalizio e ricordato che la Lapide della
Legione Tagliamento originaria fu ivi posta dal Fondatore dell'Ass.ne
Reduci Gregorio Misciattelli, ha letto la motivazione del Premio, in
cui si legge che il Premio 2014 al benemerito Sodalizio è assegnato
"Per il suo perseguire con tenacia e con fede dal suo sorgere
in Firenze il 4 dicembre 1989, il suo impegno di ricordare tutti i
Caduti della X Flottiglia Mas, primi nel tempo gli Uomini del Btg.
Barbarigo caduti sul fronte di Nettuno insieme ai combattenti degli
altri reparti dalla R.S.I. schierati al loro fianco, insieme ai
Camerati Germanici, in difesa del suolo europeo dall'invasore
atlantico.
Per la sua lugimirante
visione di fare di questo Cimitero di Guerra la grande Casa della
Memoria dei Caduti della R.S.I. che ivi si ritrovano 'presenti' alla
pari nel merito di aver sacrificato la loro vita per la Patria con
quelli degli altri Reparti della comune eroica Repubblica,
ricompattando idealmente, in esso, luogo della loro apparente morte,
la sua immortale immagine.
Per il suo merito di proseguire
l'opera tesa a tal fine dei suoi memorabili Antesignani, tra cui la
indimenticabile Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli, attraverso
gl'incontri commemorativi condotti da Alberto Indri e miranti, in una
ottica partecipativa e di collaborazione reciproca sempre più
coinvolgente le altre associazioni, alla riconversione in un solo
'popolo' di quanti sono spiritualmente uniti dal ricordo, dal
rispetto e dal culto dei Valori inarrivabili della comune Italia
repubblicana.".
Durante il pranzo, in cui sono stati
intonati i vecchi Canti di guerra, è pervenuta la telefonata della
Camerata Mirella Bordin, assente per motivi di salute,
applaudìtissima da tutti i presenti, e sono state effettuale
telefonate a Camerati assenti per gli stessi motivi. Tra questi al
Presidente della Associazione Reduci Mariano Renzetti, Veterano e
Combattente che dopo il compianto fondatore e primo Presidente del
Sodalizio Tenente Gregorio Misciattelli, guida con piglio e
ammirevole fede, il suo trionfale prosièguo.
Paolo Piovaticci
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IL LIBRO 'NON SIAMO ESTINTI'
PRESENTATO ALLA FONDAZIONE R.S.I. ISTITUTO STORICO DI TERRANOVA BRACCIOLINI
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Domenica 8
settembre 2013, nel corso della Riunione Culturale della Fondazione R.S.I
Istituto Storico in Cicogna 27/E, Terranuova Bracciolini, è stato presentato
il libro 'Non siamo estinti' di
Paolo Piovaticci, 67 sonetti e foto d'epoca a ricordo e onore del fratello
Guido e degli altri giovani Legionari Caduti con lui a Rovetta, recensita
dall'esimio professore Mario Varesi di Milano.
Nella Sala gremita dell'Istituto dove si è svolto l'Incontro nazionale, erano
presenti i Soci del medesimo, fra cui personalità rappresentative di
Associazioni come 'Il Campo della Mamoria', la 'X MAS-RSI', il ricercatore
Pietro Cappellari, Carlo Viale di Continuità Ideale di Torino, Paolo Minucci
Teoni e molti simpatizzanti del Gruppo di Firenze, e dell'Alto Adige venuti
anche per festeggiare il 65° della Laurea dell'ing. Arturo Conti, Presidente
della Fondazione.
Questi, che ha coordinato l'alternarsi di interventi atti a illustrare le
varie attività culturali e sociali dell'Istituto Storico, ha accolto con
calore il cav. Piovaticci, dell'Associazione Reduci della Tagliamento, che lo
ha ringraziato e complimentato per la preziosa attività della Fondazione, ed
ha proceduto alla presentazione del suo ultimo libro 'Non siamo estinti'.
Non senza prima spiegare che il titolo vuole 'ribadire' che i Caduti in esso
ricordati non sono appunto 'estinti', come si vorrebbe da chi li vorrebbe
cancellare anche dalla memoria storica, ma più 'vivi' che mai, il Piovaticci
ha specificato che il volume è una raccolta di 67 sonetti di stile italiano
petarchesco scritti in ricordo e onore dei 43 Caduti di Rovetta nel 67°
anniversario del noto eccidio.
L'autore ha quindi precisato che il libro è dedicato a Gregorio Misciattelli,
primo Presidente compianto della Associazione Reduci della 1^ Legione CC.NN.
'M' Tagliamento da lui fondata per la salvaguardia e la Continuità della
Memoria di quei Ragazzi e di tutti i Caduti della R.S.I., il quale gli fece
l'onore di fargli presentare il suo libro storico 'Sono morto per l'Italia', dedicato al fratello Guido, uno di quei
Martiri, ai piedi del muretto del cimitero di Rovetta dove i 43 Ragazzi
furono con perfidia abbattuti da partigiani traditori e assassini la mattina
del 28 Aprile 1945.
E' da allora, ha precisato ancora, che, anche per incarico assegnatogli dallo
stesso Misciattelli, egli offre il suo aiuto alla straordinaria Associazione
da questi creata, che oggi continua a perseguire le sue elevate finalità
sotto la guida del Camerata Reduce Mariano Renzetti, succeduto come
Presidente al compianto Gregorio.
L'autore ha richiamato l'attenzione sulla prima parte del libro,
introduttiva, che oltre alla Dedica, alla Presentazione ed alla illustrazione
della 'poetica contenutistica' dei sonetti, affronta, sotto il titolo
'Meditazione introduttiva sulla genesi profonda di un Sacrificio', tre
domande cruciali: 'Perchè non fuggirono? Perchè non si ribellarono? Perchè
furono abbattuti?. Queste allineano al testo poetico un inconsueto impegno di
pensiero. Sono quesìti elusi, ha detto, dagli scrittori della vicenda
rovettiana ad eccezione di Giorgio Pisanò che ne sfiorò uno nel suo libro
'Lultimo saluto', ma che, quale che sia l'ipotesi di una loro risposta
raggiunta, questa non toglie che il Sacrificio di quei Ragazzi fu il più
'puro' ed 'eroico' che possa raggiungersi. Esso infatti fu da loro affrontato
senza un filo di 'speranza' per la loro consapevolezza della guerra ormai
irrimediabilmente perduta, a differenza ad esempio dei pur splendidi Eroi
delle Termopili, che si immolarono ma 'consci' che il sacrificio della loro
vita avrebbe fruttato la salvezza alla Patria.
La seconda parte comprende i 67 componimenti poetici, affiancati ciascuno da
una foto d'epoca: l'immagine di un Caduto o, in mancanza di essa, una
raffigurante la grandezza dell'Italia trionfante di allora. I sonetti, ha
proseguito il Piovaticci, oltre ad essere un'interpretazione psicologica dei
nostri Ragazzi che attraverso essi ci parlano, evidenziano la bellezza e la
potenza dell'Italia sognata e additata dal Duce, lo spirito che la animava
verso i più sublimi ideali patriottici, sociali e politici, il senso del
dovere e dell'obbedienza, la consapevolezza della superiorità del Legionario,
la certezza della vittoria; come pure la condanna verso il disertore e il
disgusto verso chi scappò abbandonando i commilitoni sul campo e mancando al
giuramento prestato; infine il diprezzo del tradimento.
Alcuni sonetti, ha ricordato l'autore, vogliono evidenziare l'eroismo di
questi Ragazzi che rappresentavano la leva più giovane e colta, per lo più
preparata nei Convitti nazionali, tra cui il 'Vittorio Emanuele II' di Roma,
ad essere la classe dirigente del futuro dopo la 'vittoria' sognata. Il
Piovaticci ha ricordato a mo' d'esempio dell'eroismo dei Caduti di Rovetta,
tre momenti storici dell'eccidio: quello di Guido diciassettenne, che a tu
per tu con le canne su lui puntate, si fa dare un pezzetto di carta e una
penna e scrive 'Sono morto per l'Italia', quello di Alvaro Porcarelli, che
pur sapendo di morire, implora i carnefici di salvare i suoi legionari più
giovani, e vi riesce. Infine quello di Pino Mancini, il nipote del Duce,
ucciso per ultimo per 'fargli vedere come muoiono i fascisti!', che salito su
un mucchio di cadaveri ancora sanguinanti di Camerati, s'apre la camicia a
brandelli, mostra il petto e dice, ultime parole urlate col massimo della
voce rimastagli 'Viva l'Italia!
L'autore ha quindi dato lettura di un 'passo' della recensione dell'esimio
professore Mario Varesi, che specifica:
"Non siamo estinti" è il
titolo del volume, prorompente dall'episodio storico: l'eccidio dei Martiri
di Rovetta, 43 Soldati della Legione M Tagliamento, il più vecchio 22 anni di
età come il più giovano di soli I5, in perfetta sintonia con le prescrizioni
internazionali, riflesse nel trattato di resa.
43 ragazzi condotti al macello a guerra finita, tramite uno spartito,
divenuto poi copione armai rapidamente collaudato.
Sono I66 pagine, stampate dalla Casa Editrice Fruska{ (Arezzo 2012. Euro
l5,00), a ricco corredo fotografico in bianco e nero ed elenco nominativo dei
Massacrati, la dedica dell'autore, il corpus poetico, le ragioni del libro,
le note.
E' bene che chi abbia possibilità di esprimere quanto detta l'avvenimento in
amore fraterno per le vittime e in disgusto per gli assassini, dia libero
sfogo alla propria commozione, salvaguardando cosi la verità storica contro
ogni tentativo di manipolazione e di oblio.
E' un dovere morale che il Piovaticci si assume a fronte del loro messaggio
intriso di Patria e impregnato di devozione ai grandi principi e fondamenti
che regolano la nostra esistenza civile.
”Sono miei" dice e ripete il Piovaticci "con mio fratello anche
tutti questi altri Caduti, avvolti da un abbraccio fatale, causa la sordità
morale dei nemici di allora, tuttora pervasi di rancore perverso che
impedisce ogni discorso.
Traspare dai versi una chiarezza di linguaggio, frammista alle stesse cose di
sempre, come fotografate dai morituri nei loro passi estremi. E le loro
parole restano aggrappate a versi di georgica illuminazione, ardente calore,
naturalezza spontanea.
Ma non basta: il libro ha un'imagine di copertina "Il Sacrificio dei
Giusti" dello stesso Paolo Piovaticci, che traduce surrealisticamente
ciò che avvennene quel mattino del 28 aprile: il panorama è tripartito dal
muro del cimitero, in basso i 43 teschi col gagliardetto della Legione M
Tagliamento e il foglietto scritto da Guido Piovaticci prima della scarica
"Sono morto per l'Italia” (cimelio in possesso del fratello).
Sopra il muro il cielo azzurro con 43 stelle: Dopo l'esecuzione la
trasfigurazione dei loro corpi in potenza di luce, segni, colori. Come la
rappresentazione di un grande affresco, dove le note sono scritte sopra un
rigo metafisico e la parola - singola e corale - conclusiva è ancora e sempre
“ITALIA”.
Nessuno diventò quel che sognava,
ma non uno di quei Quarantatrè
fuggì, pure sapendo di morire,
rivelando che più di tutto amava
la difesa della sua Italia che
era il loro presente e l'avvenire.
(da “ Più di tutto”)
|
La Presentazione non doveva però chiudersi con questi versi e l'applauro
prolungato della Sala. Doveva accadere un fatto che ha sorpreso e commosso lo
stesso Autore: l'ing. Arturo Conti ha invitato tutti i presenti a porsi in
piedi, sull'attenti, per osservare, insieme, un minuto di silenzio in memoria e
omaggio ai Caduti della Tagliamento. E' stato un grande Onore della Fondazione
al glorioso Reparto della RSI e all'Associazione che ne perpetua la Memoria.
Minuto interminabile come l'Eternità in cui più significativa delle parole s'è
udita la voce del Silenzio.
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Visita
alla Tomba dei Caduti di Rovetta al Verano di Roma del 15 Sett. 2013
Relazione di Paolo Piovaticci, Vicepresidente Ass.ne Reduci
Tagliamento
Imponente, la Visita in ricordo e onore
dei 43 Caduti di Rovetta e, con essi, di tutti i Caduti della
Repubblica Sociale Italiana, del 15 Settembre 2013, che ha avuto
luogo al Verano di Roma davanti alla Tomba che conserva i loro resti
mortali.
Una Manifestazione cresciuta grazie
anche all'intervento di prestigiose Associazioni d'Area che si sono
unite all'Associazione Reduci della Legione Tagliamento nell'omaggio
annuale da questa istituito con tale Visita per i 43 giovanissimi
Legionari brutalmente abbattuti da partigiani traditori e assasini il
28 Aprile 1945 a Rovetta.
Queste sono 'Il Campo della Memoria' di
Nettuno, la 'Flottiglia X MAS-R.S.I.', i 'Volontari Reduci di Guerra'
di Roma, coordinate dal Presidente di quest'ultima Alberto Indri.
Ritrovatisi puntualmente all'ingresso
del Verano di Piazza delle Crociate alle ore 9,30 come da programma,
i partecipanti, convenuti numerosi più che mai anche da diverse
Regioni d'Italia anche lontane come la Lombardia, hanno formato il
tradizionale Corteo: più di cento persone fra Reduci, parenti di
Caduti, simpatizzanti tra cui molti giovani, rappresentative di
Associazioni con le loro insegne combattentistiche della RSI verso la
Tomba dei Martiri.
Il Corteo, guidato da Alberto Indri,
s'apriva con il labaro della Legione Tagliamento portato dal suo
alfiere Ismaele Mensi, dietro a cui seguiva la corona di fiori
portata da Girolamo Misciattelli , e poi da molte insegne di
associazioni tra cui i 'Volontari di Guerra Sezione Enrico Toti di
Roma', la 'Flottiglia X MAS-RSI di Nettuno', l'Ass. Naz. Volontari di
Guerra Federazione dell'Istria Giovanni Grian' , l'Ass. Naz.
'Volontari di Guerra Federazione del Carnaro Annibale Noferi' e
l'Ass.ne naz. 'Volontari di Guerra Federazione della Dalmazia
Francesco Rismondo'.
Giunti alla Tomba, il Corteo si è
disposto a corona attorno ad essa, e il Presidente Alberto Indri dopo
il saluto ai presenti porto anche da parte delle Associazioni
aderenti, ha dato la parola al Presidente dell'Associazione Reduci
della Tagliamento, il Camerata Veterano della Legione Mariano
Renzetti, che ha aperto l'Incontro dedicando parole commemorative di
elevata intensità ai Caduti ascoltate con profonda attenzione e
anche commozione da parte dei presenti.
E' seguìta la Commemorazione del
Cemerata professor Stelvio Dal Piaz, che ha rievocato il valore e il
Sacrificio dei purissimi Martiri Ragazzi della Tagliamento, e
dedicato parole e pensieri al messaggio da loro tramandato alle
future generazioni, e malgrado lo scroscio d'una pioggia che ha
costrello ad aprire molti ombrelli e al riparo sotto ai cipressi del
cimitero, le persone sono rimaste al loro posto, come - commemterà
poi l'oratore - da protocollo militare.
Ha quindi avuto la parola il Camerata
professor Augusto Sinagra, il cui intervento ha suscitato non solo
emozioni per il ricordo dei Martiri, ma anche profondo interesse per
gli argomenti di memoria storica trattati con rara logica su un
elevato piano culturale.
Dopo il saluto dato dal Camerata e
Reduce della Tagliamento Fabio Poggio la cui assidua collaborazione è
preziosa per la realizzazione delle Manifestazioni romane, è stato
effettuato, da Alberto Indri, il tradizionale Appello ai Caduti.
Sull'attenti, tutti i presenti ad ogni
Nome da lui scandito, hanno risposto gridando con tutta la loro voce,
ed insieme, 'Presente!' alzando il braccio teso nel 'saluto romano'.
Dopo l'ultimo nome pronunziato, si è udito, suonato dal vivo con la
tromba, il 'Silenzio d'ordinanza', che ha concluso la parte
commemorativa della Visita, per dare spazio alla cerimonia religiosa.
Questa è consistita nella celebrazione
della Santa Messa davanti alla Tomba, officiata su un piccolo tavolo
adibito ad altare, da Don Marco Solimena, di Roma, protetto da
qualche ombrello dalla pioggia insistente che però non ha dissuaso i
partecipanti dall'assistere fino al termine alla funzione religiosa
e alla bella ed elevata Manifestazione.
Il sacerdote ha, nella breve omelìa,
ricordato i Ragazzi ingiustamente abbattuti dalla malvagità umana,
ed ha poi impartito la Benedizione alla loroTomba.
In omaggio ai giovani Caduti ed a
chiusura della Cerimonia religiosa è stata letta da Gurolamo
Misciatteli, figlio di Gregorio, il compianto fondatore
dell'Associazione Reduci della Tagliamento, la 'Preghiera del
Legionario', ed infine è di nuovo risuonato con la tromba, tra i
solenni cipressi del Verano, il 'Silenzio', che ha sigillato con le
sue note lunghe di saluto e di commiato, l'Evento.
Va
ricordato che alcune personalità che non hanno potuto, per
giustificati motivi, essere presenti, hanno inviato il loro
messaggio, che qui riportiamo.
Giovanni
Rebaudengo, Presidente RNCR-RSI-Continuità Ideale ha scritto: 'Cari
Camerati, dall’eccidio partigiano dei 43 giovani Legionari della
Tagliamento sono passati ormai 68 anni. Ma né il tempo né le
ingiurie avversarie sono riusciti a cancellare in noi il loro
ricordo. Il ricordo di un estremo sacrificio che ha assunto le
stigmate della sacralità, e che riafferma ancora una volta, senza se
e senza ma, la nostra assoluta fedeltà a quell’Idea per la quale i
Ragazzi della Tagliamento si sono battuti e hanno immolato la vita.
Oggi, come vecchio soldato superstite della Repubblica Sociale
Italiana, per forza di cose lontano da voi, e come Presidente dei
Combattenti repubblicani vi sono spiritualmente accanto nel rendere
omaggio e testimonianza ai 43 Martiri caduti nell’immane lotta
del sangue contro Giuda e contro l’oro. E con voi alzo alto il
grido: Presente!'.
La signora Mirella Bordin Mercandelli ha
scritto: 'Oggi
15 settembre un giovane Sacerdote, don Marco Solimena, che condivide
i nostri ideali, nel ricordo di suo Padre, si sente onorato di
celebrare la Santa Messa per i 43 giovani Legionari trucidati a
Rovetta da belve sanguinarie. Lo spirito dei Legionari sarà
sull’Altare di Dio e i n quella atmosfera mistica sarò presente
anch’io con i fedeli camerati , il mio cuore e il mio pensiero sono
accanto all’avello dei Martiri.Sempre con il cuore appeso a quel
muretto intriso di sangue, lascio la custodia di quel lembo di terra
e della Tomba al cimitero di Rovetta, all’Alfiere della Tagliamento
Ismaele Mensi che da provetto giardiniere, metterà tutta la sua
passione e la sua fede per conservare quel luogo della Gloria e
dell’Onore nel modo degno del loro sacrificio.Ringrazio don Marco,
e saluto tutti nel ricordo dell’indimenticabile Gregorio
Misciattelli.'.
Il dr. Mario Troviso, membro dei probiviri dell'Ass,ne Nazionale V
Mas-RSI Genova ha scritto al cav. Paolo Piovaticci Vicepresidente
dell'Ass.ne Reduci Tagliamento: 'Caro
Paolo, ti invio questo comunicato da leggere domenica 15
settembrep.v. al Verano per la commemorazione dell'eccidio di
Rovetta.Ecco il testo:"A settanta anni dalla proclamazione della
R.S.I.è motivo di orgoglio ricordare le sante battaglie per
affermare i principi ispiratori delle regole di vita di ogni popolo
oggi,domani e sempre:Patria Repubblica, Socializzazione.Orgoglio e
commozione nel ricordo dei camerati caduti combattendo contro le
forze armate al servizio dei poteri della finanza
internazionale,commozione per i caduti di Rovetta massacrati dalle
bande partigiane nella"radiosa primavera"del 1945. Orgoglio
commozione e fierezza onorando il comandante Borghese e tuttii caduti
della X Mas e Benito Mussolini capo della prima repubblica sociale
della storia.'
Il
Cav. Paolo Piovaticci ha scritto: 'Un
saluto ai 43 Caduti di Rovetta, fra i quali è il caro mio fratello
Guido, i cui resti si conservano in questa Tomba. Un saluto ai
Reduci dell'Associazione Reduci della Tagliamento ed alle
Associazioni 'Campo della Memoria', X MAS-RSI' e 'Volontari di Guerra
di Roma' che sono intervenute per unirsi a loro in questa Visita in
memoria e onore dei nostri Martiri.Un saluto a tutti i presenti qui
convenuti per partecipare alla cerimonia commemorativa e religiosa in
onore di questi Ragazzi che vissero e caddero per l'Italia, e che non
sono morti, ma seguitano a vivere in noi che li ricordiamo,
pregandoli di perdonarmi se per cause di forza maggiore oggi non
posso essere tra qui tra loro.'
Malgrado il tempo piovoso, molti dei convenuti alla
Visita per i nostri Caduti, si sono ritrovati per l'incontro
conviviale in programma al caratteristico e vicino Ristorante 'Le
Crociate', dove, dopo il l'ottimo pranzo come al solito animato da
uno stare insieme cameratesco e allegro, e non scevro da qualche
canto collettivo delle amate canzoni di guerra, la programmata
Riunione del Direttivo dell'Associazione Reduci della Tagliamento
presieduta con autorevolezza dal Presidente Mariano Renzetti, si è
conclusa felicemente per il prosieguo della positiva linea direttiva
e operativa del prestigioso Sodalizio.
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Relazione sul XXI Raduno dei Reduci della Tagliamento
Rovetta, 25, 26 Maggio 2013
Sabato 25 Maggio 2013, alle ore 11,00, presso l'Hotel Libia di Fino Del Monte ha avuto luogo la Cerimonia d'Apertura del XXI Raduno dell'Associazione Reduci 1^ Legione D'Assalto CC.NN. 'M' Tagliamento.
Ha aperto l'incontro il Comitato Onoranze Caduti di Rovetta, che ha salutato i presenti, tra i quali erano i Reduci della Tagliamento Fernando Caciolo, il solo sopravvissuto all'eccidio di Rovetta e il novantatreenne dott. Ezio Baldi, oltre ad altri convenuti tra cui il Reduce Luigi Ferretti, l'Ausiliaria Vedia Mirri e il camerata della Continuità Ideale di Genova dott. Mario Troviso.
Sono stati letti dal Comitato i 'messaggi' pervenuti da parte di chi per giustificati motivi non ha potuto intervenire all'Inaugurazione ed i 'messaggi augurali' inviati da altre Associazioni, i cui testi qui si riportano integralmente.
Il Generale Marcello Panzanelli ha scritto: “Vi ringrazio dell'invito e vi prego di considerarmi presente anche se l'età non mi permette di essere con voi a Rovetta, 'vicino' e 'solidale' come sempre con i nostri Caduti, il Comandante del cui Plotone era mio fratello il sottotenente Panzanelli Roberto. Lui firmò la Resa e disse a quei perfidi che con un falso pretesto di vendetta s'accingevano ad ucciderli: 'Questi Ragazzi non hanno fatto niente! Se ce l'avete con qualcuno, fatevela con me e lasciate questi Ragazzi!'. E fu ucciso per primo. Al Comitato Onoranze che ricorda e onora questi purissimi Martiri, la mia riconoscenza e il mio commosso saluto”.
L'Ass,ne Il Campo della Memoria ha scritto: “Grati dell'Invito, rivolgiamo al Comitato Onoranze il nostro sentimento di adesione alla Manifestazione in Ricordo e Onore del Sacrificio dei 43 Caduti della Tagliamento barbaramente uccisi a Rovetta dai partigiani. La collaborazione sviluppatasi in questi ultimi anni con l'Associazione Reduci della Tagliamento rende ancor più forte il nostro plauso per il XXI Raduno al quale auguriamo il consueto e crescente successo per la Memoria di questo manipolo di giovanissimi eroici Legionari Caduti per la Patria”.
L'Associazione X MAS – RSI ha scritto: “Ci associamo al Campo della Memoria nell' inviare al Comitato Onoranze il nostro Plauso e i migliori auguri per la Manifestazione del 25 e 26 Maggio 2013 in onore dei Caduti di Rovetta”.
Il Cav. Paolo Piovaticci, vicepresidente dell'Associazione Reduci della Tagliamento, ha scritto:
“Impedimenti imprevisti quest'anno non mi fanno intervenire a Rovetta in persona, anche se 'moralmente' sono presente e con la tranquillità di aver tutto predisposto unitamente al Comitato Onoranze, per la consueta riuscita della Manifestazione. Mi duole non poter presenziare alle Cerimonie e salire al Muretto dove caddero i nostri Ragazzi, ma mi conforta la certezza che questo annuale Raduno, che abbiamo portato ad essere fra i primissimi in Italia a Memoria e Onore dei nostri Caduti, prosegua nel suo cammino di crescita sia nel contesto nazionale che nelle coscienze degli 'Italiani che non dimenticano'. Un saluto a tutti i presenti, ai Reduci dell'Ass.ne Tagliamento intervenuti all'Incontro, e un 'grazie' al sig. Mandelli Franco e ai Camerati di Bergamo del Comitato Onoranze, per l'organizzata realizzazione del programma dell'Evento sul Territorio”.
La signora Franca Scaroni, moglie del compianto avvocato Umberto Scaroni Presidente della Continuità Ideale, ha scritto: “Impossibilitata a venire all'inaugurazione del XXI Raduno, invio con calore al Comitato Onoranze il mio 'grazie' non solo per l'invito inviatomi, ma anche per il suo costante e lodevole operato per la memoria e l'onore degli eroici Ragazzi della Tagliamento di Rovetta”.
Il sig. Mariano Renzetti, Presidente dell'Associazione Reduci 1^ Legione 'M' Tagliamento ha scritto: “Carissimi Camerati, seri motivi mi impediscono di essere con voi, tra voi per ricordare ed onorare i nostri Caduti di Rovetta e di Lovere e di tutte le contrade d'Italia e di Russia ove la Tagliamento ha versato il sangue dei MIGLIORI.
Ringraziamento personale e dell'Associazione a quanti, NON DIMENTICANDO, si sono prodigati, anche quest'anno, per la Commemorazione ed ai convenuti tutti.
Si tenta, sempre da parte degli stessi che hanno ripetutamente profanato le Lapidi e la Croce poste a ricordo dei 43 Martiri, di provocarci. Non dobbiamo, nel modo più assoluto, assecondare i loro tentativi. Ricordiamo la forza morale, il patriottismo, che distinse i Nostri Caduti, dinanzi a quanti, sparavano per odio. Solo per odio.
Non si imprigiona la Storia: la vera Storia e non la cronaca cui forse sono più adusi.
MARTIRI della Tagliamento: oggi più che mai, PRESENTE! ITALIA!”.
Il Sig. Maurizio Canosci, dell'Unione Socialismo Nazionale – R.S.I. ha scritto: “Cari Camerati, con dispiacere quest’anno non sono tra Voi e mi scuso; nell’inviarVi questo saluto approfitto per esprimermi brevemente sull’argomento che avrei dovuto trattare”. L'argomento si intitola 'La necessità di tornare Comunità', ed è stato letto nel corso della Inaugurazione dal Camerata Dario Signori dell'Ass.ne MILES.
Il Comitato ha quindi dato la parola al Camerata Fernando Caciolo, che ha ricordato, in un commosso excursus personale, i suoi Commilitoni e i drammatici momenti in cui riuscì a salvarsi all'eccidio; quindi ha invitato a parlare il Camerata prof. Stelvio Dal Piaz, che ha conferito con la sua presenza un'autorevole immagine di testimonianza storica e di cultura alla Manifestazione.
Egli, oltre a svolgere la consueta e toccante commemorazione dei 43 Martiri di Rovetta, non scevra, attraverso la sua abile capacità oratoria, di raffronti tra i Valori spirituali e morali che animavano quei Ragazzi pronti a morire per il loro Ideali e per la Patria, e quelli 'mancanti' dell'Italia oscura d'Ideali e di Valori di oggi, ha, al termine del suo applaudito intervento, assegnato alla signora Mirella Bordin Mercandelli il Premio relativo alla '7^ edizione del Riconoscimento Nazionale di Merito per Operati a favore dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana – Continuità Ideale'.
Non potendo l'assegnataria del Premio essere presente per motivi di salute, il Dal Piaz, dopo aver elogiato la sua esemplare figura di Donna e di Camerata ed aver letto la significativa motivazione del Premio, ha affidato il Diploma firmato dal Presidente Nazionale della Continuità Ideale Gianni Rebaudengo e la Medaglia raffigurante al Emme Rossa con il Fascio traverso, al Comitato Onoranze per la personale consegna a domicilio.
Nella motivazione del Premio che qui si riporta, si legge che il prestigioso Riconoscimento di Merito è stato assegnato a Mirella Bordin Mercandelli di Milano, Custode Ufficiale della Tomba dei Caduti di Rovetta :“ Per aver tenuto fede al giuramento fatto come 'piccola italiana', e mai rinnegato, di eseguire gli ordini del Duce e di servire la causa della Rivoluzione fascista, per aver serbato con fierezza anche nei tempi ostili del dopoguerra i principi di Dio Patria Famiglia e i piùelevati ideali cui fu educata, per aver onorato il culto dei Caduti per la difesa e l'onore della Patria Italia ed esaltato con parole, opere e declamazioni poetiche di cui la prima èla poesia per il Duce recitata a 4 anni, la loro Memoria.
Per avere sempre collaborato con le Associazioni Combattentistiche UNIRR- ANRRA, ed operato come aderente della DECIMA MAS, come socia degli ARDITI, come iscritta all'A.N.B. 'L.MANARA' di Milano e come Ausiliaria dell'ANAI, ricevendo alti Riconoscimenti fra cui l'elevazione a Dama Benemerita dell'Ass.ne Naz.le Arma Cavalleria di Messina e l'Attestato dell'Ass.ne Naz.le ARDITI che ne riassume i meriti, ed esalta la nobile umanità del suo spirito.
Per avere confortato e aiutato vecchi Combattenti, dato impulso e partecipato a Commemorazioni di Martiri della RSI tra cui quella dei 43 giovanissimi Legionari della Tagliamento Caduti a Rovetta della quale fu l'organizzatrice della prima Cerimonia del Raduno annuale che si tiene in Maggio in loro onore, per aver piantato sul luogo del loro eccidio un roseto che ha ispirato le poesie d'una delicata Raccolta a loro dedicata, e per essere la 'Custode Ufficiale' della loro Tomba rovettese con Attestato conferitole dall'Ass.ne Reduci della 1^ Legione d'Assalto 'M' Tagliamento. Per la vibrante azione epistolare esercitata per il trionfo della Giustizia e della Verità storica; per avere, in campo giornalistico, operando con passione anche quale figlia di una giornalista ardente patriota e collaboratrice di Farinacci, dato vita a 'L'Angolo della nostalgia' del giornale Nuovo Fronte; per essere tuttora collaboratrice di importanti testate fra cui 'Intervento', e per essere alfine assurta a Figura Storica di Donna Simbolo della Continuità Ideale del Fascismo e della sua Cultura, e dell'Italia più bella e forte con esso levatasi nel solco del nostro glorioso Risorgimento”.
A testimoniare l'alto apprezzamento dei Camerati per la signora premiata, è un testo intitolato 'A Mirella', scritto e inviato al Comitato da 'Bruno Doneda e dall'Ass.ne Miles di Bergamo', che è tato letto nel corso dell'Inaugurazione, e di cui ricordiamo qui le parole conclusive che dicono: 'Grazie, Mirella, per l'Esempio e la lezione di Vita che continui a darci. Cara Mirella Ti vogliamo bene'.
Nel pomeriggio, alle ore 15,30, anticipata di un'ora per locali esigenze rispetto al programma, ha avuto luogo a Lovere, sulle rive del Lago di Iseo, la Cerimonia di Commemorazione dei due legionari Emilio Le Pera e Francesco De Vecchi.assassinati dai partigiani.
Malgrado il maltempo e il vento gelido, una partecipazione in crescita specie di 'giovani' ha fatto corona attorno allo storico e organizzatore dell'Iniziativa Giuliano Fiorani che ha aperto la Cerimonia ricordando i due Martiri dei quali alcune gigantografie da lui realizzate, unitamente ad una Riproduzione del Verbale dei Carabinieri riguardante la vicenda tragica che ha portato alla loro morte per mano partigiana, erano esposte lungo il parapetto del lago; inoltre in onore di Loro è stata anche letta da un giovane camerata la 'Preghiera' scritta per i due Ragazzi dallo stesso Fiorani. Quindi è intervenuto Padre Giulio Tam che dopo la commemorazione religiosa dei due Martiri ha benedetto il mazzo di fiori tricolore portato Loro in omaggio, ha recitato le preghiere in loro suffragio, ha benedetto le acque nel punto dove i Ragazzi furono annegati, ed ha eseguito il loro Appello chiamandoli a nome. Alla pronunzia di ciascun nome i presenti hanno risposto insieme e forte 'Presente!'.
Alla Cerimonia ha partecipato anche il prof. Stelvio Dal Piaz, decano della Continuità Ideale, i Reduci Fernando Caciolo, il dott. Ezio Baldi, Luigi Ferretti, e l'Ausiliaria Velia Mirri che insieme ai numerosi altri convenuti all'Incontro si sono portati in corteo al cimitero di Lovere per rendere omaggio ai Caduti della R.S.I. ivi sepolti. Ad essi Padre Tam ha rivolto una preghiera e ne ha benedetto le tombe, concludendo così la Manifestazione di Lovere, ben curata e densa di contenuti storici e culturali, in modo esemplare.
La mattina seguente, domenica 26 Maggio 2013, alle ore 10,30, ha avuto luogo nel viale alberato ai piedi del Cimitero di Rovetta, il XXI Raduno dei Reduci della Tagliamento.
Il sole ha illuminato l'atteso Appuntamento, anche se l'aria era ancora fredda per il maltempo del giorno prima, e miglior regalo non poteva venire dal Cielo per accogliere i partecipanti che convenivano all'Incontro finalizzato a rendere l'Omaggio annuale ai 43 Ragazzi di Rovetta, promosso dall'Ass.ne Reduci della Tagliamento e organizzato dal Comitato Onoranze.
Come da un lustro a questa parte, numerose sono state le presenze dei vari Raggruppamenti convenuti coi loro labari e i loro Gagliardetti, anche da lontane Regioni.
Citiamo fra questi la 'U.N.C.R.S.I Lealtà Fedeltà Onore Federazione di Torino Don Edmondo De Amicis', col labaro portato dall'Alfiere Boschetti Paolo, la 'X MAS' col suo labaro, il 'BATTAGLIONE NP' col suo labaro, gli 'ARDITI DI MILANO', il 'RAGGRUPPAMENTO NAZIONALE R.S.I. CONTINUITA' IDEALE FEDERAZIONE DI BERGAMO' col suo labaro, il 'BATTAGLIONE EMNEPI', la 'ASSOCIAZIONE REDUCI 1° BATTAGLIONE D'ASSALTO '
'M' TAGLIAMENTO, col suo labaro portato dall'alfiere Ismaele Mensi.
Inoltre, citiamo i Ragazzi MILES 2.11 e i NAZIONALISTI CAMUNI, che si sono anche prestati a collaborare con il Comitato Onoranze per la migliore realizzazione del Raduno.
Sia nell'ambito dei Raggruppamenti che in quello esterno ad essi, si è notata quest'anno una notevole crescita di presenze di 'giovani', molti orgogliosamente in Camicia Nera, dal cui esemplare comportamento ossequioso verso i nostri Caduti è trapelata una loro accomunante fermezza nei 'princìpi' su cui si basava l'Italia del Duce.
Come sempre, nel viale ai piedi del colle su cui è il cimitero di Rovetta, si è formato il tradizionale Corteo, composto e guidato da Padre Giulio Tam. Esso si è mosso salendo lentamente verso lo storico e sacro Muretto dove i 43 giovanissimi Legionari della Tagliamento furono barbaramente uccisi dopo la 'resa' firmata che garantiva loro la conservazione della vita e il rispetto delle Convenzioni internazionali dei prigionieri di guerra, ed 'inermi' per le armi deposte.
Alla testa del Corteo era, tenuto ai lati da due giovani Camicie Nere, un lungo striscione con raffigurata ai due lembi la 'M' Rossa e con in mezzo la scritta 'ONORE AI CADUTI DI ROVETTA'; seguìto da una Corona destinata a essere posta ai pedi del Muretto; quindi dal labaro della Tagliamento, dietro al quale procedevano le altre insegne, ed infine dai componenti dei Raggruppamenti e da tutti gli altri convenuti: una silenziosa, interminabile processione alla cui testa era il Padre Tam con a fianco una giovinetta con un cesto di rose, dono gentile ormai divenuto commovente tradizione, per adagiarlo sul luogo dove 43 giovanissimi Ragazzi caddero.
Giunto al Muretto, il Corteo s'è sciolto e i suoi componenti si sono disposti a semicerchio davanti ad esso, e tra uno stuolo di bandiere italiane, Labari e Gagliardetti, Padre Tam ha commemorato il Sacrificio dei 43 Ragazzi della Tagliamento abbattuti in quell'infame eccidio, e li ha chiamati all'Appello con nome e cognome ed età 'uno per uno', e ad ogni chiamata è seguito un forte 'Presente' pronunziato da tutti gli astanti accompagnato dal salut romano.
Il sacerdote ha poi benedetto le due Lapidi affisse sul muretto l'una a ricordo dei Caduti, l'altra del loro Cappellano Padre Antonio Intreccialagli; quindi è seguito, a sigillo del toccante momento celebrativo, il Silenzio fuori ordinanza eseguìto con la tromba a saluto dei giovanissimi Martiri dal bravo giovane Giuseppe Zanotti.
Il Corteo si è quindi ricomposto ed è risalito verso il Cimitero entrandovi dal suo ingresso principale, e si è fermato ai piedi della Cappella ch'è sulla sua sommità, dove Padre Giulio Tam ha, tra due ali di bandiere tricolori, labari, gagliardetti stendardi e altre insegne della R.S.I. sorrette dagli alfieri dei propri Raggruppamenti, celebrato la Santa Messa in suffragio dei Caduti di Rovetta, non mancando, nella rituale Omelìa, di mettere in guardia il popolo italiano e chi lo governa contro i pericoli che la perdita dei Valori religiosi morali e culturali di un tempo, di cui oggi la nostra Società è preda, genera e rivolge 'terribile minaccia' per il futuro del nostro antico, glorioso e cristiano Paese.
Nel corso della funzione religiosa, come nelle altre fasi del XXI Raduno, si è notata una cresciuta attenzione degli organi della pubblica informazione verso l'Iniziativa, nella presenza di giornalisti incaricati dalle proprie redazioni di raccogliere interviste e fare reportages sull'Evento ormai considerato non solo storico e commemorativo, ma anche culturale di primissimo richiamo nazionale. Lo attesta la presenza dei giornalisti inviati dal giornale Repubblica, da L'Eco di Bergamo, e il Video approntato da una Emittente TV del Territorio.
Come testimoniano anche gli articoli usciti sabato 25 e domenica 26 Maggio 2013 sulla cronaca dell'Eco di Bergamo, descrittivi di momenti salienti della Manifestazione e con riporto persino di frammenti di frasi pronunziate da esponenti di spicco dell'associazione Reduci promotrice.
Nella tarda mattinata di domenica, a fine Messa, il Raduno si è sciolto e in molti si sono ritrovati all'Hotel Libia dove, nell'incontro conviviale programmato che ha concluso la Manifestazione, vecchi Reduci e giovani Camerati hanno intonato con antica passione patriottica le nostre belle canzoni di guerra, confermando il loro intento di ritrovarsi qui ancora, per rinnovare il loro omaggio ai 43 indimenticabili Martiri di Rovetta, ed agli altri valorosi Caduti della R.S.I., nel Raduno del prossimo anno.